Approvata all’unanimità in Commissione Giustizia alla Camera la nuova formulazione dell’articolo che modifica il reato di violenza sessuale, introducendo il concetto di consenso “libero e attuale”. L’emendamento, proposto dalle relatrici Michela Di Biase (Pd) e Carolina Varchi (Fdi), aggiorna la proposta di legge a prima firma Boldrini.”È un importante passo avanti per il codice penale italiano, che viene adeguato agli standard più avanzati – dichiara Di Biase – Questo nuovo testo rappresenta un grande cambiamento culturale, perché troppo spesso abbiamo assistito a donne costrette a giustificarsi anche di fronte alle violenze subite. Il sesso senza consenso è stupro. È un concetto scontato – prosegue la democratica – eppure in Italia manca ancora una legge che lo riconosca esplicitamente. Il consenso deve essere sempre liberamente espresso e revocabile: solo il sì è un sì. È giunto il momento che questo principio, finora sancito solo dalle sentenze della Corte di Cassazione, venga finalmente inserito nell’ordinamento. Ci stiamo avvicinando alla Giornata contro la violenza sulle donne e questo voto unanime rappresenta un importante segnale. Ringrazio la relatrice di maggioranza Varchi per l’importante lavoro di squadra e le altre forze politiche per l’importante risultato raggiunto”, ha concludo Di Biase.

“Con il voto di questa sera facciamo un passo ulteriore nella tutela delle donne. Da oggi tolleranza zero, è  stupro se non vi è consenso libero ed attuale. Fratelli d’Italia aveva promesso che avrebbe lavorato per rafforzare la difesa dei diritti  delle donne e lo stiamo facendo, attraverso norme più rigorose e  misure economiche tali da garantire più indipendenza ed autonomia.  Adesso compiamo un passaggio ulteriore, che ha anche una grande  valenza sul piano culturale. E ringrazio la relatrice di minoranza Di  Biase e tutte le forze parlamentari che hanno consentito che ciò  avvenisse in un clima bipartisan”. Lo dichiara il deputato di  Fratelli d’Italia, Carolina Varchi, capogruppo in Commissione  giustizia e relatrice del ddl.

La trattativa è stata portata avanti anche dal ministro per le pari opportunità e la famiglia Eugenia Roccella. Contatti, riferiscono fonti parlamentari di maggioranza, anche tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria dem Elly Schlein per arrivare all’intesa unanime in Commissione.

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