Intrighi, inganni e giochi di potere alla corte della regina Close- Corriere.it

Cercando su Prime Video troverete una commedia storica, strano connubio di generi, che vi divertir, The Lion in Winter – Nel regno del crimine diretta dal russo Andrey Konchalovsky nel 2003, ma sempre attuale. il remake, prolungato (153 minuti contro i 135 originali) del Leone d’inverno che nel ’68 diede uno dei quattro Oscar a Katharine Hepburn, Eleonora d’Aquitania, add 1183, un ruolo qui molto ben sostenuto da Glenn Close. commedia perch siamo testimoni del continuo, violento bisticcio tra Eleonora e il marito Enrico II Plantageneto, il re inglese; storica perch si tratta di scegliere l’erede al trono fra tre figli equamente incapaci ma desiderosi di potere: Riccardo cuor di Leone (Andrew Howard), preferito da mamm, corteggia ricambiato il re di Francia Filippo II; Goffredo (John Light) sta in cerca di gloria e John (Rafe Spall), preferito dal padre, un frignone, incapace bambinone.

Come nella commedia di James Goldman che sta alla base, si tratta di un perfido bisticcio (alla Virginia Woolf di Albee) che parte da un presupposto storico per tradirlo con ironico piacere. Due ore e mezzo di complotti, inganni, giochi di potere in cui il re Patrick Stewart, attore scespiriano conosciuto per Star Trek, e qui cita come suo modello Lear che verr quattro secoli dopo. Scritto in understatement alla Woody Allen o Neil Simon con continui riferimenti all’oggi il copione divertente per il suo pessimismo esistenziale: la guerra la sifilide del mondo, dice la regina sequestrata in una torre, noi siamo coloro che promuovono la malattia. Ogni riferimento non casuale, come alla fine quando Close (premiata per il ruolo) si commuove nel rivelarci che siamo noi i barbari e vincer la grande oscurit del mondo. Il film mosso, ritmato, procede a colpi di scena e di spada, tra armigeri e reali consapevoli del mondo che verr: vent’anni dopo i conti tornano.
Il leone d’inverno – Nel regno del crimine, Prime Video