“Se ci sono riuscito io senza gambe, lo puoi fare anche te”. Amelio Castro Grueso è nato in Colombia, vive a Roma ed è uno dei più forti schermidori paralimpici del mondo. “No, non è vero. Il Maradona di questa disciplina sono proprio io”. E lo racconta con un sorriso che non nasconde la sua convinzione. E’ arrivato ad Assisi in occasione di Sportcity per raccontare la sua storia da ‘rifugiato’, le sue stoccate parigine (“A Los Angeles vinco io”) e la vivibilità delle città italiane per chi è costretto alla carrozzina. “Roma non è fatta per noi disabili, alla fine del percorso ‘guidato’ spesso non ci sono scivoli ma muri veri e propri che si alternano con gradini alti così. Ma la situazione migliorerà e io, nel frattempo, per andare ad allenarmi, continuo a fare piccoli tratti di tangenziale”.
Io, il Maradona della scherma paralimpica nelle città impreparate alla disabilità
Di Sala Notizie1 min di lettura
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