Il governo raggiungerà l’obiettivo delle spese militari al 2% del Pil “sia rilanciando la traiettoria di potenziamento delle nostre capacità di difesa, sia inserendo nel computo delle spese rilevanti quelle voci che sono in linea con i parametri dell’Alleanza atlantica che altre nazioni già considerano”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al premier question time al Senato, rispondendo al leader di Azione Carlo Calenda.   

Meloni ha sottolineato che si tratta di spese “che rientrano nell’approccio allargato multidimensionale della difesa che è proprio sia del concetto strategico Nato sia del libro bianco dell’Ue. Quindi – ha proseguito – è un percorso coerente con gli impegni internazionali dell’Italia ma anche con la posizione che l’attuale maggioranza di governo ha consacrato nel programma con il quale si è presentata agli italiani. Perché senza difesa non c’è sicurezza e senza sicurezza non c’è libertà”. 

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