I judoka di Mosca potranno competere a pieno titolo con inno e bandiera a partire da Abu Dhabi Grand Slam 2025, dal 28 al 30 novembre, torneo internazionale di judo che si tiene annualmente negli Emirati Arabi Uniti.

“Gli atleti non hanno alcuna responsabilità per le decisioni dei governi o di altre istituzioni nazionali ed è nostro dovere proteggere lo sport e i nostri atleti”, spiega la federazione mondiale del judo, presieduta dall’ex judoka romeno Marius Vizer. Ad oggi la maggior parte delle federazioni sportive mondiali, come anche il Cio alle Olimpiadi, ha consentito la partecipazione di atleti russi solo come neutrali. 
“La IJF – sottolinea la federazione in una nota ha attraversato un periodo di significativa pressione geopolitica con misurata responsabilità, garantendo la continua unità della famiglia del judo e la sicurezza e l’equità delle competizioni per tutti gli atleti di tutte le nazioni. A seguito dei recenti sviluppi, tra cui il ripristino della piena rappresentanza nazionale per gli atleti bielorussi, l’IJF ritiene ora opportuno consentire la partecipazione degli atleti russi a parità di condizioni. Storicamente, la Russia è stata una nazione leader nel judo mondiale e si prevede che il suo pieno ritorno arricchirà la competizione a tutti i livelli, nel rispetto dei principi di equità, inclusività e rispetto dell’IJF”.

La Federjudo ribadisce nel suo comunicato di essere “impegnata a trattare tutti i suoi membri in modo equo, senza discriminazioni, in conformità con la Carta Olimpica e i principi dello sport, che affermano che lo sport deve essere praticato e rappresentato senza discriminazioni di alcun tipo. Lo sport è l’ultimo ponte che unisce persone e nazioni in situazioni e ambienti di conflitto molto difficili. Lo sport deve rimanere neutrale, indipendente e libero da influenze politiche. Il judo, radicato nei valori di pace, unità e amicizia, non può permettersi di diventare una piattaforma per agende geopolitiche. La decisione di ripristinare la piena rappresentanza nazionale riflette la fiducia dell’IJF nelle sue garanzie etiche, nonché nella forza e nell’integrità di questo sport. Il judo promuove sempre amicizia, rispetto, solidarietà e pace”.

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