Un incontro con il ministro della Cultura Alessandro Giuli: questo, a quanto si apprende, l’impegno per cui Kimbal Musk, il fratello minore di Elon, è entrato a Palazzo Chigi a metà pomeriggio, accompagnato da Andrea Stroppa, il referente in Italia del patron di SpaceX, e Veronica Berti, moglie di Andrea Bocelli. Uomo d’affari e attivista, Kimbal Musk siede nel board di Tesla e sui social si definisce chef, ristoratore, filantropo e imprenditore del settore alimentare. “Per oltre due decenni – si legge sul suo profilo sul sito di Tesla – ha co-fondato e investito in aziende nei settori della tecnologia, dell’ospitalità, dell’intrattenimento e dell’agricoltura. La sua missione personale è dare potere agli innovatori e ampliare le tecnologie sostenibili che aiutano a contribuire a un futuro più felice e più sano“. Giuli è entrato nella sede del governo pochi istanti dopo di Musk e Stroppa. 

Giuli: con Kimbal Musk “si parla di cultura, non posso anticipare nulla”

 “Solo cose belle“. Così il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha risposto ai giornalisti che gli domandavano di cosa avesse parlato con Kimbal Musk. Lasciando la sede del governo dopo circa tre quarti d’ora da quando era entrato, Giuli non si è sbottonato. “È troppo presto per anticipare, però si parla di cose belle. Che riguardano l’Italia? Anche – ha risposto – di più non posso dire sennò si va troppo avanti. In quali settori? Se ci sono io in genere si parla di cultura, tutti i rami della cultura“.

 

Pd a Giuli chiede dettagli dell’incontro con Kimbal Musk: “Palazzo Chigi è ormai dependance del miliardario americano”

Il ministro Giuli spieghi i contorni dell’incontro con Kimbal Musk, fratello di Elon Musk, che oggi è stato a Palazzo Chigi, accompagnato da Andrea Stroppa e Veronica Berti“. Lo chiede la capogruppo democratica nella commissione Cultura della Camera, Irene Manzi. “A quanto dichiarato, sarebbe in corso un misterioso ‘progetto’ che, a detta degli stessi protagonisti, li sta portando ‘a fare un giro per alcuni ministeri per capire come funziona’. Ci chiediamo: di quale progetto si tratta? Quali sono le modalità di partecipazione dei ministeri e in che modo? Al momento rileviamo con sconcerto che Palazzo Chigi sembra essersi trasformato in una dependance di Musk, dove referenti aziendali e familiari vengono ricevuti per facilitare le relazioni all’interno delle istituzioni pubbliche, senza alcuna trasparenza sui motivi e sugli obiettivi“. 

Annunciamo che continueremo a monitorare con la massima attenzione l’esito di queste visite, perché è essenziale fare chiarezza su ogni dettaglio. È in gioco la credibilità e la trasparenza delle nostre istituzioni, che non possono essere piegate a operazioni opache o a interessi privati travestiti da ‘progetti“, conclude Manzi.

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