Ecco la ricostruzione del settembre 2024. Sono le parole degli amici di Mauro Glorioso a ricostruire in aula i concitati momenti in cui l’universitario palermitano viene colpito dalla bici lanciata sui Murazzi il 21 gennaio 2023. Un gruppo di giovani usciti per una serata felice e che all’improvviso si trova precipitato nel dramma: “Vedo una bicicletta a mezz’aria e poi immediatamente dopo sento un colpo sulla mia spalla, ma non mi ha fatto male” racconta Damiano Dagnino, anche lui studente di Medicina. “Abbiamo sentito un rumore fortissimo tipo di ferri che si rompono, lo descrivo come di ferraglia rotta. Mi sono girato e ho visto il mio amico mauro a terra, stava candendo a terra” aggiunge l’amica Claudia Cucciarelli. “Sento tutto questo, mi giro sulla sinistra e vedo Mauro con gli occhi incrociati, mi giro sulla destra per guardare gli amici e il tempo di girarmi di nuovo e Mauro era già caduto all’indietro”.
Sui monitor scorrono le immagini di quella sera. l’unica imputata, Sara Cherici, ascolta in silenzio: gli altri componenti del gruppo, i tre minorenni, e Viktor Ulinici 18 anni, sono già stati condannati per il tentato omicidio del giovane.
Per arrivare ai carabinieri hanno incrociato testimonianze, telecamere di videosorveglianza e l’intuizione di una delle amiche di Glorioso che ha permesso di individuare uno dei responsabili con il test del Dna. Prima di lanciare la bici aveva sputato sulla persone in coda e lei aveva conservato il fazzoletto con cui aveva pulito il suo cellulare. In aula due volti di una generazione: da un lato chi cancella un’esistenza con un gesto senza ragioni, dall’altra la gioia di vivere che viene spezzata in pochi secondi: “Ho fatto un passo avanti insieme a Matilda, la mia amica che era di fianco a me e mi sono leggermente distanziata da Mauro e Damiano che erano fuori – aggiunge ancora la giovane – Sennò ipoteticamente potevo essere colpita anche io”.