Quello su cui dobbiamo riflettere proprio ci che molta serialit sta perdendo per ragioni produttive e distributive: una scrittura solida e ironica
Peccato che con la quinta stagione finisca il ciclo de La Fantastica Signora Maisel; certo, sempre possibile rivedere in streaming tutte le puntate a piacimento, del resto i classici servono proprio a questo (Prime video). New York, 1961. La quarta stagione si era chiusa con Midge che tentava di ricostruire la propria carriera e, pi ancora, la propria reputazione.
Ora le capitata un’occasione da non perdere: diventare autrice per il light show di Gordon Ford, ma non tutto va nel verso sperato. Gli altri autori, tutti maschi, cercano di respingere il corpo estraneo.
La serie di Amy Sherman-Palladino si regge un equilibrio narrativo di rara perfezione e su uno scambio continuo tra Midge, sempre impegnata in una faticosa ricerca di emancipazione che viene inseguita con determinazione e ironia, e il personaggio che Midge interpreta sul palcoscenico, la rappresentazione che decide di dare di s, quella che in gergo si chiama comic persona: battute, folgorazioni, ironie. Non sempre le due figure coincidono, anzi quasi mai.
Proprio su questa correlazione, prende corpo il gesto pi raffinato e beffardo di Maisel. Brandire un tema molto attuale e molto drammatico (le difficolt dell’emancipazione femminile) e renderlo universale, atemporale, riportandolo indietro negli anni grazie a una fattura di rara finezza. Tutto perfetto nella serie: la recitazione, l’ambientazione, i costumi, la scansione narrativa, le figure che le girano attorno, dall’ex marito ai figli, dai genitori agli ex suoceri, all’immancabile manager Susie Myerson.
Quello su cui dobbiamo riflettere proprio ci che molta serialit sta perdendo per ragioni produttive e distributive: una scrittura solida e ironica; e quanto pi si procede, tanto pi essa si mescola con la percezione di una armonia compositiva.
Sferzante e delicata allo stesso tempo, La Fantastica Signora Maisel
coinvolge per i suoi ritmi torrentizi, per le battute serrate che si susseguono in una batteria di dialoghi fulminanti e inattesi, per una narrazione che prosegue per piccoli passi spesso surreali: un classico, appunto.
21 aprile 2023 (modifica il 22 aprile 2023 | 07:54)
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