Oggi forte rimbalzo delle borse europee dopo il calo di ieri che era stato dovuto all’introduzione di dazi da parte degli Stati Uniti nei confronti di Canada, Messico e Cina. Oggi l’indice Ftse Mib di Milano è salito del 2,08%. La migliore Francoforte, +3,38%. Questo dopo che i partiti Cdu e Spd hanno annunciato l’intenzione di creare un fondo da 500 miliardi di euro per le infrastrutture e di allentare le regole fiscali per aumentare anche la spesa per la difesa.

Non a caso salgono soprattutto tre settori: i materiali da costruzione, come la tedesca Heidelberg, +17%, e l’italiana Buzzi Unicem, +16%. Poi la Difesa: +7% per la tedesca Rheinmetall, +3,9% per l’italiana Leonardo. E le banche, da Unicredit (+7%) a Deutsche Bank e Commerzbank, che hanno visto rialzi di oltre il 10%.

A salire però sono anche i rendimenti dei titoli di Stato. Il rendimento del Bund tedesco decennale è salito di ben 30 punti base, è il balzo più grande dalla caduta del Muro di Berlino. +29 punti anche per il Btp italiano, che sale al 3,90%.

Wall Street è invece in calo per il terzo giorno di fila, -0,40% per l’indice S&P500. Negli Stati Uniti il posti di lavoro non agricoli creati a febbraio sono stati solo 77mila, contro stime di 140mila e il dato di gennaio di 186mila.

Anche per tutte queste notizie l’euro si rafforza molto verso il dollaro. Vale 1,0770 dollari, +1,41%, che un rafforzamento molto rilevante per un cambio.

Sul fronte delle materie prime si registra il netto calo del petrolio, che con il Brent torna a quota 68,40 dollari al barile, è sul livello più basso dal maggio 2021. Secondo i nuovi dati della US Energy Information Administration pubblicati oggi, le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti hanno registrato un aumento di 3,6 milioni di barili nella settimana conclusasi il 28 febbraio, molto superiore alle attese.

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