Proviamo grande dispiacere per le persone coinvolte ieri sera nel crollo del solaio in un ristorante di Terracina. In particolare, siamo vicini ai familiari di Mara Severin, la giovane dipendente del locale, deceduta nel crollo mentre lavorava. Ai feriti auguriamo una pronta guarigione. Al momento non si può dire  nulla sulle cause, su questo aspettiamo le indagini degli uffici competenti. Certo, è all’ordine del giorno il tema dell’attenzione, della cura e della manutenzione degli edifici e dei luoghi di lavoro. Insieme alla fede cristiana, che ci fa guardare oltre questa vita, nutriamo la speranza di veder crescere in tutti il senso della  responsabilità e l’impegno per la tutela della persona e del lavoro in ogni condizione di vita“. Così il vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Mariano Crociata, sul crollo avvenuto ieri sera nel ristorante “Essenza”, costato la vita alla giovane  sommelier che si era avvicinata al mondo della ristorazione e del vino dieci anni fa. Una passione per il settore nata “quasi per caso“, come raccontava a Cibo Today soltanto lo scorso dicembre, e che era cresciuta sempre più. 

Mara aveva mosso i primi passi nella ristorazione con il servizio di sala “senza troppe pretese e obiettivi” nella prima sede di “Essenza”, a Pontinia, quando il ristorante aveva aperto da poco. Dopo circa tre anni la donna aveva iniziato a gestire la cantina del locale – arrivata a circa 900 etichette da tutto il mondo, con una particolare attenzione allo champagne – per poi diplomarsi come sommelier Ais nel 2022. Il pinot nero il suo vitigno preferito.    

Nel lavoro cercava di bilanciare “etichette più note a piccole realtà artigianali“, alla continua “ricerca di novità“. Un percorso, quello all’interno del ristorante, che nel 2023 aveva portato Severin e lo chef Simone Nardoni a creare una sala dedicata interamente al mondo del vino, uno spazio dedicato alle degustazioni “in maniera più immersiva” o a tema.

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