“Questa stazione è un mix tra scultura e architettura, con il desiderio di guidare in un viaggio iniziatico all’interno delle viscere di Napoli”. Lo scultore britannico Anish Kapoor descrive così il lavoro svolto per la nuova stazione della metropolitana di Monte Sant’Angelo a Napoli: un’opera iniziata 22 anni fa inaugurata solo oggi, tra ritardi amministrativi, contenziosi e difficoltà nel reperire risorse. Kapoor e il governatore Vincenzo De Luca hanno visitato la stazione, che dovrebbe entrare in esercizio entro un mese. Le due uscite, una all’interno del campus dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e l’altra nel quartiere Rione Traiano, sono scenograficamente arricchite dalle opere di Kapoor, che evocano il mito della Sibilla Cumana narrato nell’Eneide, trasformando l’accesso dei passeggeri alla stazione in una metafora visiva della discesa agli Inferi. Una struttura di 220 tonnellate e 19 metri di altezza, a forma di bocca che ingloba le scale mobili e accompagna i passeggeri in un viaggio immersivo nella stazione. Anche la seconda opera all’altra uscita è pensata come una bocca, alta 11 metri e con un peso di oltre 42 tonnellate.
A margine della visita, una gaffe di De Luca: “Siamo grati a lei – dice allo scultore – per avere arricchito la nostra città di un altro segno di arte, come dice questa bellissima ragazza che non è solo una brava traduttrice ma è la figlia di Kapoor“. In realtà, viene fatto notare al presidente che si tratta della compagna. “La moglie, chiedo scusa. Anche in questo Kapoor dimostra di essere un creativo. Siamo gemellati da questo punto di vista sui gusti”. Sorrisi dall’architetto Kapoor e dalla compagna Oumaima Boumoussaoui, con lui sul palco.