Ha 39 anni, è un’avvocata ed era vicesindaca, Katharina Johanna Zeller prima di diventare la nuova sindaca di Merano, in provincia di Bolzano. È esponente della Sudtiroler Volkspartei (Svp), è stata eletta con il 57,4% dopo aver sconfitto il sindaco uscente Dario Dal Medico appoggiato da liste civiche di centrodestra.

Zeller ha ottenuto un ampio consenso anche grazie al sostegno della candidata del centrosinistra Ulrike Ceresara e del Pd. Esponente del gruppo linguistico tedesco, Zeller incarna la nuova generazione di sudtirolesi eco-sociali, favorevoli al dialogo interetnico.

La neoeletta è finita al centro delle polemiche dopo essersi rifiutata di indossare la fascia tricolore durante la cerimonia di passaggio delle consegne. Alcuni l’hanno accusata di vilipendio, reato punito dal codice penale. 

Lei si è difesa dicendo che voleva la fascia in mano e che non voleva le fosse messa addosso dal sindaco uscente. La condanna del suo gesto è arrivata trasversalmente, sia dai partiti di centro-destra che dal Partito Democratico che pure l’ha sostenuta localmente. 

“Questo episodio non andrebbe caricato di contenuti ideologici (etnici), perché si è trattato, invece, della reazione di una giovane donna alla percezione di essere trattati in modo arrogante e prepotente da parte di un maschio con qualche anno in più, che tra l’altro precedentemente in campagna elettorale non le aveva risparmiato qualche colpo basso. Lei infastidita dal fatto di essere ‘vestita’ oltre che ‘investita’ in questo modo e con questo atteggiamento ha reagito in modo scomposto. Ma voler dipingere come “antiitaliana” la Zeller è scorretto e lontanissimo dalla realtà. Ha fatto bene la sindaca neoeletta a chiarire subito che non voleva offendere nessuno con il suo gesto spontaneo in una situazione per lei difficile”. Così il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher sul gesto della neoeletta sindaca di Merano. 

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