La Commissione Ue ha accettato gli impegni del colosso informatico Usa Microsoft per rispondere ai rilievi sull’integrazione di Teams nelle suite aziendali Office 365 e Microsoft 365. 

La società offrirà versioni senza Teams a prezzo ridotto, consentirà la portabilità dei dati e garantirà interoperabilità con prodotti concorrenti. ‘Con questa decisione – ha detto la vicepresidente della Commissione Ribera – si apre la concorrenza in un mercato cruciale e le imprese potranno scegliere liberamente gli strumenti di collaborazione più adatti’.

Gli impegni assunti da Microsoft resteranno in vigore per sette anni, mentre quelli relativi a interoperabilità e portabilità dei dati si applicheranno per dieci. La loro attuazione sarà verificata da un trustee indipendente, incaricato di mediare eventuali controversie con i concorrenti e di riferire regolarmente alla Commissione europea. In caso di mancato rispetto, Bruxelles potrà imporre multe fino al 10% del fatturato annuo globale o sanzioni giornaliere pari al 5% del giro d’affari.

L’intesa chiude due procedimenti avviati a partire dai reclami presentati da Slack (oggi parte di Salesforce) e dalla tedesca Alfaview, che hanno poi ritirato le denunce dopo la decisione di Bruxelles. 

La Commissione aveva contestato a Microsoft l’abuso di posizione dominante per aver vincolato Teams alle proprie suite aziendali, una pratica ritenuta contraria all’articolo 102 del Trattato Ue. Già nel 2023 l’esecutivo Ue aveva aperto un’indagine formale, concludendo che l’inclusione automatica di Teams dava alla piattaforma un vantaggio indebito nella distribuzione e ostacolava la concorrenza. 

“Organizzazioni grandi e piccole in Europa e nel mondo si affidano a strumenti di videoconferenza, chat e collaborazione, soprattutto dopo la pandemia”, ha ricordato la vicepresidente Teresa Ribera. “Con la decisione di oggi – ha aggiunto -rendiamo vincolanti per sette anni o più gli impegni di Microsoft, ponendo fine a pratiche di abbinamento che impedivano ai rivali di competere efficacemente con Teams”. 

L’esecutivo comunitario precisa che gli impegni di Redmond si applicheranno in tutto lo Spazio economico europeo, ma la società ha scelto di estendere l’allineamento dei pacchetti e dei prezzi anche su scala globale. Bruxelles sottolinea comunque che la sorveglianza resterà alta: qualora Microsoft non rispettasse gli obblighi, l’Antitrust Ue potrà intervenire con provvedimenti rapidi e sanzioni proporzionate. 

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