Il dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi sarebbe valido. Lo anticipa oggi il quotidiano La Repubblica sulla base di una dichiarazione rilasciata venerdì scorso dal genetista Marzio Capra, storico consulente della famiglia della vittima. “Per questa analisi sul dna dei margini ungueali – ha detto -dovremo effettuare tutti gli eventuali confronti”. L’avvocato Francesco Compagna, legale di Marco Poggi, ha precisato che “quel dna non era attribuibile, non c’era nessun elemento, ci sono dei dati probatori reali. Stiamo dando l’impressione agli italiani che non esistono le scienze forensi, che ognuno può fare una relazione e metterla lì”. Se il profilo genetico che ha fatto riaprire le indagini a carico di Andrea Sempio è utilizzabile, verrà quindi sottoposto a confronto nell’ambito dell’incidente probatorio, per il quale i periti hanno chiesto e ottenuto dalla gip di Pavia Daniela Garlaschelli una proroga di 70 giorni.
La reunion degli zii di Sempio nella villetta di famiglia a Garlasco
Di Sala Notizie1 min di lettura
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