Nella regione di Donetsk la bandiera russa viene esposta nella parte più occidentale di Kurakhove, Mosca ne rivendica la conquista mentre Kyiv sostiene che si continua a combattere. Ma l’avanzata russa in quest’area del Donbass è innegabile e in apparenza inarrestabile. Una stretta da cui i vertici militari ucraini tentano di uscire rilanciando nella regione russa di Kursk: il contrattacco scattato ieri mattina ha colto di sospresa i reparti di Mosca. Un’avanzata di circa 8 chilometri rispetto alle posizioni occupate l’estate scorsa, secondo la valutazione dei blogger di Mosca. Il ministero della Difesa russa pubblica immagini di blindati ucraini colpiti dai droni: “Li stiamo fermando”, è la versione ufficiale. Da Seul il segretario di Stato americano Blinken conferma: Kyiv farà pesare le sue posizione nel Kursk in un futuro negoziato. “Trump può mettere fine alla guerra”, sostiene Zelensky al microfono del podcaster americano Lex Fridman, ma ammette di non avere ricevuto l’invito alla cerimonia di occupazione del presidente eletto.

Condividere.
Exit mobile version