Sono almeno 50 le persone morte in un naufragio di un barcone che era diretto alle isole Canarie. A dare notizia della tragedia su X è Helena Maleno, la portavoce della Ong per i diritti umani dei migranti Caminando Fronteras: “44 delle vittime erano di nazionalità pachistana. Hanno trascorso 13 giorni di angosciante traversata senza che arrivasse nessun salvataggio”. L’organizzazione non governativa monitorizza le persone migranti lungo la rotta occidentale dall’Africa all’Europa e raccoglie le segnalazioni dei familiari dei dispersi nelle traversate.
L’assessore per la Transizione ecologica del governo delle Canarie, Mariano Hernandez Zapata, ha confermato la nuova “tragedia” in dichiarazioni alla Radio Cadena Ser e ha insistito sul “gravissimo problema” nell’arcipelago dove “un giorno dopo l’altro veniamo a conoscenza di nuovi morti” fra i migranti che tentano di raggiungere le coste spagnole.
“Dobbiamo agire e prendere decisioni”, ha aggiunto l’assessore, sulla crisi migratoria che da mesi attanaglia i territori di primo approdo dei migranti. Situazione aggravata dal mancato accordo tra l’esecutivo centrale e l’opposizione conservatrice in Spagna sulla ridistribuzione degli oltre 5.800 minori non accompagnati presenti alle Canarie, sotto la tutela dell’esecutivo regionale in centri in cui la capacità di accoglienza è ai limiti.
Il 2024 si è chiuso con l’arrivo di 63.970 migranti irregolari in Spagna, con un incremento del 12,5% rispetto all’anno precedente, secondo il bilancio del ministero dell’Interno. Le pericolose traversate dal Nord Africa alle Canarie confermano la rotta marittima atlantica come la più battuta, con oltre 46.843 migranti giunti nell’arcipelago, un numero record, superiore ai 46.843 arrivati nel 2023.