Il cielo è tornato ad offrire uno spettacolo raro: nella notte appena trascorsa la cosiddetta “Luna del Castoro” è stata protagonista della Superluna più grande e brillante degli ultimi sei anni.

Durante la fase di pienezza, alle 23:27 ha toccato il perigeo, il punto della sua orbita più vicino alla Terra, a soli 356.833 chilometri di distanza, apparendo fino al 10% più grande e il 25% più luminosa rispetto a una Luna piena ordinaria.

Il momento migliore per ammirarla è stato poco dopo il tramonto, quando sorgendo a est si è tinta di sfumature dorate e rosate prima di illuminare il cielo notturno.

Il termine “Luna del Castoro” – in inglese “Beaver Moon” – affonda le radici nelle tradizioni dei nativi americani, che associavano il plenilunio di novembre al periodo in cui i castori costruivano dighe e rifugi prima dell’inverno. In Europa, la stessa Luna era nota come “Luna del Cacciatore” o “Luna Gelata”, simbolo del passaggio alla stagione fredda.

Sebbene il nome Superluna non abbia un valore  scientifico – gli astronomi parlano di Luna piena al perigeo – il  fenomeno resta uno dei più affascinanti per la sua bellezza e per  l’effetto ottico che genera: quando è bassa sull’orizzonte, la Luna  sembra ancora più grande per via della cosiddetta illusione lunare.

In un anno si possono osservare in media da tre a quattro superlune: l’ultima del 2025 è attesa per il 4 dicembre.

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