“Purtroppo a chiusura di questa due giorni ci arriva un brutto segnale dall’Europa – spiega l’ex Ministro all’Ambiente Edo Ronchi, oggi presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, – perché l’Europa se da un lato ha dato una conferma formale al target del 90% di riduzione dei gas serra entro il 2040, dall’altro ha mandato un messaggio negativo: la doppia flessibilità che riduce l’impegno climatico. Una flessibilità che fa contabilizzare nel bilancio delle emissioni fino al 5% degli acquisti per i crediti di carbonio extra Ue e al tempo stesso prevede fino a un 5% di riduzione degli impegni nazionali sul clima (NDC). Il clima non aspetta, è come il debito pubblico, si accumula, accumula e poi devi ripagare con gli interessi, questa frenata europea aumenta il prezzo da pagare”.

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