C’è stato un momento – ricorda Maurizio Porro, critico cinematografico del Corriere – in cui Lando, Buzzanca fu l’attore più popolare e richiesto del cinema italiano. Interpretando la figura del maschio siciliano, in chiave grottesca A dispetto della sua carriera, che cominciò con il cinema d’autore, il clou, con incassi miliardari, arrivò con film come Il vichingo venuto dal Sud, Quando le donne avevano la coda, Homo eroticus, Il prete sposato accanto alle più sensuali donne dello schermo, tre volte la Podestà, la Bouchet, Senta Berger. E poi L’arbitro, Il gatto mammone, Il domestico. Nella lista dei suoi top, precisa Porro, fa eccezione Il merlo maschio di Festa Campanile, tratto da un racconto di Bianciardi, spiritosa commedia mai volgare.
24 agosto 2023 | 08:01
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