Allen è stato dimesso dall’ospedale di Imperia al termine degli accertamenti psico-fisici: si conclude così una storia che ha tenuto per due giorni l’Italia con il fiato sospeso.
Cronaca di un ritrovamento e di un sollievo collettivo
È stato riportato a braccia fino alla piazzetta principale di Latte: un lungo applauso ha scandito l’arrivo di Allen, il bimbo di cinque anni scomparso venerdì scorso e ritrovato, dopo quasi 40 ore passate all’addiaccio, nei boschi della piccole frazione di Ventimiglia. Ricoverato nel reparto pediatrico del Gaslini diffuso dell’ospedale di Imperia, il piccolo potrebbe uscire in giornata. Le sue condizioni sono buone, ma per le dimissioni sarà necessario il via libera della Procura.
“Allen è stato ritrovato a 1 km e mezzo dal punto in cui era scomparso, in un avvallamento del terreno vicino all’autostrada proprio tra erba e roveti, un luogo che si presta a essere un rifugio” ha spiegato il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo. Fondamentale l’aiuto dell’unità cinofila che aveva condotto gli operatori della Protezione Civile nella zona, e del supporto dello psicologo Roberto Ravera al quale è stato chiesto un consulto per capire i comportamenti, ma soprattutto dove avrebbe potuto nascondersi un bambino affetto da autismo.
Parla al Tg il testimone che aveva incontrato Allen ieri: “Si era infilato nella mia villa”, dice ai giornalisti. Poi l’uomo racconta che ha provato a farlo parlare, ma il bimbo aveva difficoltà ad esprimersi, e non è riuscito a trattenerlo. Nel frattempo la polizia lo “torchiato per bene”, racconta. Pensando che potesse avere qualcosa da nascondere.
I due soccorritori che hanno trovato il bambino Allan Bernard Ganao scomparso da un camping a Ventimiglia, 13 luglio 2025 (Ansa)
Un gruppo di volontari ha effettuato il ritrovamento nei pressi di un casolare in una zona impervia sulla strada che sovrasta il supermercato e da lì si arrampica sulla collina, direzione sulla quale i soccorritori si erano concentrati fin da subito mettendo insieme le risultanze del video delle telecamere del campeggio e la testimonianza dell’uomo che aveva visto il bambino attraversare nei pressi del supermercato.
