Nuovo appuntamento per il master “FiordiRisorse” che non porta gli studenti nelle aule ma dentro le aziende per conoscere e vivere le realtà produttive.
Quello del master è un viaggio attraverso eccellenze italiane e, nell’appuntamento di oggi in Emilia Romagna, si è affrontato il tema dell’edilizia sostenibile.
L’obiettivo della realtà multinazionale visitata è quello di lavorare a prodotti e servizi per costruire luoghi migliori in cui vivere, dove il nuovo modello d’impresa sia volto a generare valore economico, sociale e ambientale, in linea con le direttive europee che riguardano la transazione ecologica.
Edilizia sostenibile
Il concetto di edilizia sostenibile, bioedilizia o bioarchitettura, si riferisce a tutte quelle pratiche volte a progettare, realizzare gestire o ristrutturare gli edifici con materiali, tecniche e fonti di energia che riducono l’impatto ambientale.
Oggi la filiera degli smart building genera 174 miliardi di euro di fatturato e 38 miliardi di valore aggiunto, ma resta fondamentale la formazione delle figure professionali perché il settore dà lavoro a 515mila persone, a cui se ne aggiungeranno altre 200mila di qui al 2030, dice lo studio della Community smart building di The European house-Ambrosetti.
Dalla ricerca emerge che per 8 posizioni aperte su 10 vengono richieste competenze green e smart, ma nel 57,6% dei casi mancano i candidati adeguati. Le figure coinvolte sono tutte quelle della filiera: da idraulici, elettricisti, muratori a ingegneri, architetti, geometri e designer di interni.
edilizia sostenibile (ansa)
28/03/2025
Le caratteristiche della bioedilizia
L’obiettivo della bioarchitettura è quello di utilizzare sistemi e materiali di origine naturale per limitare le dispersioni di energia. I punti chiavi dell’edilizia sostenibile riguardano attenzioni e regole sui materiali, che devono essere di origine naturale, innovativi ed ecosostenibili e su energia, acqua, salute, approccio e vincoli geografici.
L’impatto degli incentivi sull’ambiente
È stato presentato alla Camera, in Commissione ambiente, il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sull’impatto ambientale degli incentivi fiscali in materia edilizia. Anche alla luce degli obiettivi energetici fissati dalle direttive europee, sono stati valutati gli effetti, le possibili nuove regole e le criticità emerse dal punto di vista economico e fiscale del sistema degli incentivi in materia edilizia.
Tra le critiche sollevate c’è stata, ad esempio, quella al Superbonus: ha riguardato solo il 3% dei 12milioni di edifici che necessiterebbero interventi di efficientamento. Secondo quanto rilevato in un’audizione della Banca d’Italia, i benefici ambientali del Superbonus ripagherebbero i costi finanziari in circa 40 anni.
E’ quindi emersa l’esigenza di una razionalizzazione del sistema di incentivi, per rendere economicamente ed ecologicamente sostenibile l’investimento in termini di rapporti costi-benefici.
Se è vero che la transizione verde comporta un costo elevato, poiché richiede ingenti investimenti nella trasformazione del modello economico, il costo dell’inazione sarebbe molto maggiore: secondo le stime, se non si facesse nulla per affrontare i cambiamenti climatici, entro la fine del secolo i danni globali potrebbero ammontare fino al 12% del PIL.
Le attività antropiche stanno provocando un aumento della temperatura media globale che incide sui regimi climatici. L’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi produce conseguenze devastanti.
La strategia europea per contrastare il degrado ambientale sostiene quindi misure in vari settori economici tra cui l’energia, i trasporti, l’industria, l’agricoltura, la finanza sostenibile e altri ancora.
Green Deal europeo
Lanciato nel 2019, il Green Deal consiste in un pacchetto di iniziative strategiche che hanno avviato l’UE sulla strada di una transizione verde, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Si tratta del contributo dell’UE all’accordo di Parigi, che l’UE e tutti i suoi Stati membri hanno ratificato e che ha stabilito l’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro +1,5°C rispetto ai livelli preindustriali.
I dati dicono che l’ aumento della temperatura media globale nel periodo 2013-2023 è di +1,22°C e addirittura l’80% percentuale degli habitat in Europa è in cattive condizioni, tanto che, paradossalmente, nel 2050 servirebbero 3 pianeti, qualora si continuassero a sfruttare le risorse come al momento attuale.
Obiettivi climatici:
- Ridurre le emissioni di gas serra del 55% entro il 2030
- Raggiungere la neutralità climatica entro il 2050
- Avere un impatto climatico zero
Economia circolare:
- Promuovere un modello economico con prodotti riutilizzati, riparati e riciclati
- Migliorare la gestione dei rifiuti
- Sostenere la moda sostenibile
Energia:
- Aumentare l’efficienza energetica
- Accrescere la quota di energie rinnovabili
- Garantire un approvvigionamento energetico sicuro a prezzi accessibili
Mobilità:
- Investire nella mobilità sostenibile
- Aumentare il numero di stazioni di ricarica per le automobili elettriche
Agricoltura:
Promuovere l’agricoltura rigenerativa
Ambiente:
- Proteggere le specie e le aree naturali dell’UE a rischio di estinzione
- Garantire acqua potabile sicura e acque di balneazione pulite
- Migliorare la qualità dell’aria