Le borse europee – nonostante l’annuncio di dazi al 25% su acciaio e alluminio da parte di Trump – chiudono in territorio positivo. In attesa dell’inflazione americana, dato cruciale per la prossima politica della Federal Reserve, i mercati scommettono sui negoziati.

Milano termina a +0,50%, Londra a +0,77%, Parigi a +0,42% e Francoforte a +0,57%.

A borse già chiuse, la numero uno della Bce Lagarde – nel suo intervento alla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo – ha ribadito: “Siamo determinati a garantire che l’inflazione si stabilizzi in modo sostenibile al nostro obiettivo a medio termine del 2%. Seguiremo un approccio basato sui dati e incontro per incontro, per determinare l’appropriato orientamento di politica monetaria. Non ci impegniamo preventivamente su un particolare percorso per i tassi” di interesse. 

Allo stesso tempo, ha aggiunto Lagarde, “una maggiore frizione nel commercio globale renderebbe più incerte le prospettive di inflazione nell’area dell’euro”.

 

A Piazza Affari ha brillato Tenaris (+4,85%), mentre i titoli peggiori sono stati bancari e finanziari come Popolare di Sondrio (-4%), Bpm (-1,88%) e Nexi (-1,76%).

 

Wall Street procede positiva, anche grazie ai titoli delle corporation legate all’acciaio, in forte rialzo.

 

Il gas naturale – sul mercato di Amsterdam – ha toccato oggi i massimi degli ultimi due anni e chiude a 57,77 euro per megawatt/ora.

In recupero anche il petrolio, spinto dall’annuncio di dazi.

 

L’oro vola e si assesta a 2.906,7 dollari all’oncia.

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