lmeno dodici coltellate, una di queste aveva raggiunto il polmone, un’altra il cuore. Un sedicenne egiziano era rimasto a terra, vittima di una brutale aggressione da parte di una baby gang che nel centro di Villaggio Coppola a Castel Volturno, in provincia di Caserta agli inizi di ottobre, aveva riversato tutta la sua rabbia sullo straniero, portato al vicino Pineta Grande Hospital e operato in pronto soccorso. Ore tra la vita e la morte, il decorso post operatorio lungo e difficile: il ragazzo è stato dichiarato fuori pericolo dopo molti giorni. Il sette dicembre la Polizia di Castel Volturno ha eseguito tre fermi: si tratta di due quindicenni e un sedicenne, tutti costretti alla permanenza in casa, praticamente la misura degli arresti domiciliari che si applica ai minorenni. Ieri sera invece, sempre su impulso della Procura per i minori di Napoli, è stato fermato il presunto autore materiale, il ragazzo che avrebbe inferto le ferite gravissime al coetaneo egiziano con un coltello. Si tratta di un sedicenne che ora si trova al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei a Napoli in attesa della convalida del fermo. Non era la prima volta che la banda terrorizzava coetanei di origini extracomunitarie: gli agenti del commissariato della città di riviera sono riusciti, attraverso la raccolta di testimonianze, all’analisi delle immagini di videosorveglianza e con i riconoscimenti fotografici a dare un volto ad ognuno di loro. Ora sono accusati di tentato omicidio.  

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