In un’annata super elettorale, con circa 2 miliardi di persone che votano in tutto il mondo, Tik Tok ha diffuso un piano capillare con ingenti investimenti, per garantire un’informazione sicura e corretta per i suoi utenti. Il progetto consiste in collaborazioni con esperti e 19 organizzazioni di fact-checking in tutto il mondo per realizzare campagne di alfabetizzazione mediatica sulla disinformazione, sull’identificazione di contenuti generati dall’intelligenza artificiale, esperti dedicati che lavorano per rilevare, interrompere e anticipare i comportamenti ingannevoli. Tik Tok ha annunciato la segnalazione delle rimozioni delle reti di influenza al fine di garantire trasparenza nell’utilizzo della piattaforma.
TikTok ha affermato di aver lavorato per identificare tentativi di influenza occulta sulla piattaforma durante tutto il 2024. In un post nel blog della piattaforma a maggio, ad esempio, la società ha affermato di aver identificato 15 operazioni di influenza nei primi quattro mesi dell’anno e di aver rimosso più di 3.000 account associati a tali operazioni.
L’azienda ha avviato anche una collaborazione con l’organizzazione non-profit Democracy Works per aiutare la community ad accedere a informazioni affidabili sulle elezioni. Gli aggiornamenti includono FAQ sul voto da fonti autorevoli che possono aiutare le persone a comprendere meglio come funzionano le elezioni. Ed è attiva anche una collaborazione con l’Associated Press per rendere disponibili i risultati delle elezioni nella app in tempo reale. Per tutto questo Tik Tok afferma di aver investito 2 miliardi di dollari.
Anche Meta ha attivato una serie di meccanismi per contrastare la disinformazione durante le elezioni, soprattutto memore di ciò che era accaduto nel 2016 quando agenti russi hanno inondato Facebook di post che promuovevano false informazioni sulla candidata democratica Hillary Clinton .
Meta afferma di aver investito più di 20 miliardi di $ in sicurezza e protezione per le elezioni globali dal 2016. L’azienda ha anche collaborato con i fact-checker, amplificando la diffusione degli account verificati ed etichettando i contenuti generati dall’intelligenza artificiale.