Guerriglia urbana in piazzale Ostiense alla manifestazione non autorizzata pro Palestina. Dopo oltre tre ore di calma totale, alcuni manifestanti incappucciati si sono avvicinati alle forze dell’ordine che ne avevano impedito il corteo per tutto il pomeriggio, ne è nata una colluttazione che ha portato al lancio di sassi e bottiglie, fumogeni e petardi.
Alcune ragazze e degli adolescenti sono quasi travolti. C’è chi scappa di lato. Il fumo si diffonde a nuvole fitte, complice forse l’aria umida della pioggia. Molti sono quelli che vengono come investiti dalla nube. Così succede a diversi cronisti che stavano chi in mezzo agli schieramenti contrapposti, chi di lato, per capire cosa stesse succedendo. Esplodono dei lacrimogeni e il sapore acre che prende alla gola fa piangere, sparpaglia la folla, convince tanti a cercare riparo dietro i mezzi di polizia e carabinieri, verso l’Aventino o Testaccio. A quel punto la manifestazione è pressoché finita. Tanti alla spicciolata lasciano l’area. I dati spiegano che bisognava far di tutto per evitare.
Anche se per i numeri definitivi bisognerà aspettare ancora il rapporto conclusivo, dalla Questura si informa che 30 addetti all’ordine pubblico sono rimasti feriti e quattro persone sono state accompagnate in questura, due delle quali denunciate a piede libero. L’esame dei video e gli accertamenti che saranno sviluppati nelle prossime ore verificheranno la presenza o meno di infiltrati, cani sciolti. Il ruolo di alcuni centri sociali del nord Italia così come di alcune sigle della galassia antagonista sarà controllato.