Le persone evacuate sono state oltre 2.100, dato complessivo che a inizio mattinata riguardava sia il capoluogo che comuni della provincia (fra cui Budrio, Castelmaggiore, Molinella, Lavino, Medicina, Castel San Pietro). Le utenze che nella notte hanno subito blackout elettrici sono state circa 15mila, ma grazie al lavoro di queste ore questa mattina risultavano disalimentate circa 4mila utenze, la maggioranza nella provincia di Bologna. A Botteghino di Zocca, nel comune di Pianoro, nel bolognese, è deceduta una persona: si tratta di un ventenne che era in auto al momento della tracimazione del torrente Zena. Non si registrano particolari criticità nel Ravennate, in attesa del passaggio dei colmi nei corsi d’acqua. Sono stati 350 i volontari di Protezione civile dell’Emilia-Romagna al lavoro da ieri, ai quali si aggiungono quelli delle 180 colonne mobili regionali da Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Umbria e Provincia autonoma di Trento, oltre a ulteriori 120 persone dalle associazioni nazionali. Intanto, domani, a Bologna per consentire le necessarie verifiche di tutte le sedi scolastiche e garantirne la sicurezza, domani sarà sospesa, a Bologna, l’attività educativa e didattica, in tutti i nidi d’infanzia e in tutte le scuole di ogni ordine e grado del capoluogo emiliano-romagnolo.  L’amministrazione comunale di Bologna, inoltre, visto il protrarsi dell’emergenza maltempo e la presenza di diverse strade compromesse, ha invitato le aziende e gli enti del territorio a favorire per la giornata di domani l’utilizzo dello smart working, cosa che faranno anche il Comune e la Città Metropolitana, autorizzando una giornata aggiuntiva di lavoro da remoto, a eccezione del personale impegnato in servizi essenziali. Intanto, fino alla mezzanotte di oggi è stata disposta l’allerta rossa nelle zone di pianura dell’Emilia-Romagna-Città Metropolitana di Bologna, province di Modena, Reggio Emilia (fino al Parmense), Ferrara e Ravenna e nella collina bolognese-romagnola.

Condividere.
Exit mobile version