Il cuneo fiscale viene confermato, da un cuneo contributivo diventa un cuneo fiscale, quindi da una decontribuzione passa una defiscalizzazione. Con lo stesso importo, si allarga la platea che arriva fino ai 40mila euro, con un décalage e, soprattutto, diventa strutturale, che era la prima richiesta che ci era stata fatta soprattutto dalle forze sindacali. Come diventa strutturale la super deduzione sul costo del lavoro al 120%; come diventa strutturale l’accorpamento delle prime due aliquote dell’Irpef” ha ricordato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando della manovra in un punto stampa a margine del summit Ue-Consiglio di cooperazione del Golfo.

“Dopodiché ci siamo occupati ancora di famiglia: aggiungiamo un terzo mese di congedo parentale retribuito all’80%. Avevamo aggiunto un primo mese con la prima legge di bilancio, poi un secondo mese al 60% era stato portato all’80% dal Parlamento. Adesso aggiungiamo un terzo mese di congedo parentale, sempre retribuito all’80%. Abbiamo istituito un fondo perchè il nostro obiettivo è quello di allargare i benefici che avevamo immaginato per le lavoratrici dipendenti anche alle lavoratrici autonome. Interveniamo togliendo la detrazione a carico dei figli che hanno più di trent’anni e utilizziamo quelle risorse per dare un contributo di mille euro per i nuovi nati, per le famiglie che hanno redditi fino a 40mila euro” ha aggiunto Meloni.

“Ci siamo occupati ancora di sanità. Il fondo sanitario arriverà nel 2025 alla cifra record di 136,5 miliardi di euro e 140 miliardi di euro nel 2026. Mai così tante risorse erano state messe nel Fondo sanitario nazionale. Chiaramente è nostra intenzione discutere con le Regioni su quali debbano essere le priorità sulle quali concentrare queste risorse” ha evidenziato la premier.

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