“È gravissimo quanto sta emergendo nell’inchiesta di Milano. Il fatto che si cercassero dossier per colpire la candidatura di Letizia Moratti (tra le presunte vittime della rete di hacker, ndr) dimostra che oggi anche i processi democratici sono esposti ad attacchi da parte di società specializzate in raccolta di informazioni. Occorre un’azione preventiva del Ministero dell’Interno su tutte le società che operano nel settore” commenta il leader di Azione, Carlo Calenda, mentre dalle carte dei pm emergono i nomi delle persone coinvolte nell’indagine.

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