“È l’unica dei cinque elefanti che abbiamo esaminato a fare la doccia in questo modo”, dice Michael Brecht, neurobiologo dell’Università Humboldt di Berlino, co-autore di uno studio incentrato sull’abilità degli elefanti di usare in modo complesso certi strumenti.

I ricercatori sono rimasti colpiti dall’uso “inventivo” ed “espressivo” del tubo di gomma da parte di Mary, un elefante asiatico dello zoo di Berlino, che è stato osservato mentre si faceva la doccia con tecniche molto raffinate.

Brecht ha sottolineato la creatività di Mary nell’uso della sistola per raggiungere la schiena durante la doccia, suggerendo che il suo comportamento potrebbe anche avere una connotazione performativa nei confronti degli altri elefanti: “Guardatemi, ho il tubo, ho l’attenzione!”, ha scherzato il neurobiologo, interpretando le azioni dell’elefante.

Lo studio, intitolato “Water-hose tool use and showering behavior by Asian elephants” e pubblicato su Current Biology, sottolinea l’abilità di adoperare e anche modificare certi strumenti in diverse specie non umane, sfidando precedenti nozioni sulle capacità cognitive degli animali.

Nella ricerca si parla anche di un altro elefante, Anchali, che ha tentato di interrompere la doccia di Mary manipolando il tubo, un gesto che, secondo gli studiosi, dimostra ulteriormente la complessità del comportamento degli elefanti.

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