Le borse europee, dopo la chiusura in ordine sparso di ieri, hanno aperto le contrattazioni in territorio positivo. Milano sale dello 0,3%, in linea con Londra, Francoforte e Parigi.

Corre la borsa di Tokyo, che dopo il crollo della scorsa settimana sembra aver ritrovato la pace: ha chiuso la seduta guadagnando il 3,4%.

Poco mosse invece e piazze cinesi, che attendono nei prossimi giorni la pubblicazione delle trimestrali di alcune della più grandi aziende del paese, tra cui il gigante del commercio online Alibaba: Shanghai + 0,34%, Hong Kong + 0,36%.

Il dato che i mercati aspettano con più ansia è però l’aggiornamento sull’inflazione negli Stati Uniti, che arriverà domani. Se confermerà il rallentamento del carovita aprirà la strada a settembre al taglio dei tassi d’interesse da parte della Fed, la banca centrale americana, nella misura di 25 o 50 punti base.

A registrare aumenti sostenuti per cinque sedute consecutive è stato invece il prezzo del petrolio, sui timori per l’aggravarsi del conflitto in Medio Oriente, che potrebbe mettere a rischio le forniture di greggio. Oggi però rallenta la corsa dopo che l’Opec ha tagliato le previsioni di crescita della domanda nel 2024 per la debolezza dell’economia cinese.

Il Brent europeo è scambiato a 81,7 dollari al barile.   

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