La sua storia terribile è impressa in quel numero tatuato sul braccio ad Auschwitz a 13 anni, 75190. Liliana Segre è simbolo, testimone, memoria.

La senatrice a vita è però anche Liliana, l’ex bimba di Corso Magenta 55 a Milano con la famiglia sterminata, poi innamorata, moglie, madre, nonna, passaggi che per una donna come lei non sono comuni nè scontati. Ecco perchè Liliana, il film di Ruggero Gabbai alla Festa di Roma, è un commovente e potente film testamento che restituisce al pubblico una donna con una vita eccezionale, entra nel dettaglio di tutta la sua esistenza e documenta anche il suo privato, che comprende anche solitudine, depressione, pessimismo, e per la prima (e unica) volta la voce è anche quella dei figli Federica e Alberto e persino del nipote Filippo. 

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