Competenze tecniche specifiche ma anche affidabilità, forte senso di responsabilità e di attaccamento alle istituzioni dello Stato e comprovate doti di riservatezza. Sono i requisiti indispensabili per chi, entro la mezzanotte del 31 maggio, vorrà candidarsi al nuovo “bando” dell’Intelligence italiana, alla costante ricerca “delle migliori risorse da porre a servizio del Paese, per la salvaguardia della sicurezza nazionale e per la tutela degli interessi strategici in campo politico, militare, economico, scientifico e industriale”.

 Nel dettaglio, i settori sono: intelligenza artificiale, per le figure di machine learning engineer, data scientist e big data engineer/architect; metodologie di penetration testing e red teaming, cyber threat intelligence, reverse engineering, malware analysis e digital forensics; minacce WMD, armamenti, missilistica e tecnologie associate, materiali dual use e reti di procurement; algoritmica per la crittoanalisi; fotointerpretazione di immagini satellitari; scienze comportamentali e attività di profiling; archivistica e digitalizzazione documentale.

Dopo un primo screening curriculare, i candidati saranno sottoposti alle previste procedure selettive, comprendenti la verifica delle conoscenze e competenze tecniche, dell’idoneità psicofisica e attitudinale e dei requisiti di affidabilità e sicurezza. L’eventuale assunzione avverrà in una qualifica definita sulla base degli esiti della selezione, dei titoli di studio e delle esperienze professionali del candidato. 

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