In Medio Oriente “il governo italiano sta seguendo l’evoluzione, purtroppo negativa, della situazione: ci auguriamo che questo attacco sia un unicum, che non ci sia una continuazione, perché questo provocherebbe assolutamente una reazione di Israele. Ci sarebbe poi il rischio di un intervento americano, perché gli Stati Uniti non possono accettare un attacco a fondo contro Israele. Nessuno vuole che Israele sia cancellato dalla carta geografica, nessuno può pensare questo: adesso vedremo quale sarà l’azione di Teheran, vedremo quali effetti avrà questo attacco”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

“Bisogna spingere perché ci sia una de-escalation, è quello che ho detto ieri sera nel colloquio di un’ora che ho avuto con il ministro degli Esteri iraniano: non esagerare, prudenza, perché si rischia poi di avere una situazione incandescente che è difficile poi controllare”, ha aggiunto il capo della diplomazia italiana. “Noi lavoriamo per la pace, lavoriamo perchè prevalga sempre e comunque il buon senso. Siamo in contatto costante con l’ambasciata d’Italia a Tel Aviv, l’ambasciata d’Italia a Teheran: mi sento costantemente con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e con il ministro della Difesa Guido Crosetto. Il governo, comunque, è in grado di gestire qualsiasi evento”, ha assicurato Antonio Tajani.

 

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