Non accadeva dal 1997: allora tra la costa puteolana, Procida e Ischia, furono avvistati sei esemplari. Ora sono 14: parliamo di balenottere comuni, specie pelagica che attraversa mari aperti. A creare le condizioni ideali la concentrazione di prede dei 70kmq del canyon di Cuma, 800 metri di profondità. “Mangiano krill, gamberetti, e questo mare ne produce tanto”, spiega Angelo Miragliuolo, comandante ricercatore Oceanomare Delphis.

Fondamentale l’aiuto della Capitaneria di Porto e dell’Area Marina Regno di Nettuno che hanno protetto il banco. Sono sette le specie di cetacei nell’area marina protetta. Con la presenza di questa numerosa famiglia di balenottere essenziale che ci sia la massima attenzione dei diportisti. “È fondamentale che sappiamo rispettarle, mantenere la distanza e non disturbarle”, ricorda il direttore dell’Area Marina protetta Antonino Miccio.

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