Potrebbe essere risentita la madre di Mark Antony Samson, il 23enne reo confesso dell’omicidio della sua ex fidanzata Ilaria Sula, scomparsa lo scorso 25 marzo dalla casa di Roma e ritrovata senza vita in fondo a un dirupo. La posizione della donna, a quanto si apprende, è tuttora al vaglio degli inquirenti. Il giovane nel corso dell’interrogatorio davanti al gip ha sostenuto di aver fatto tutto da solo, ma a domande specifiche sul ruolo dei genitori si è avvalso della facoltà di non rispondere. Riscontri sulla presenza in casa dei genitori al momento del delitto sono attesi anche dalle verifiche disposte dai pm della procura di Roma sulle celle telefoniche.

Intanto la difesa del 23enne sta valutando la perizia psichiatrica. Il giovane è stato arrestato per omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Quest’ultima accusa potrebbe essere contestata anche a sua madre che verrà ascoltata in Questura in merito ad alcuni punti poco chiari nelle dichiarazioni rese in precedenza. La donna, se non dovesse fornire gli elementi richiesti, potrebbe dunque essere iscritta sul registro degli indagati

Stando alla versione di Samson, nel giro di tre ore avrebbe da solo e senza aiuti infilato il corpo di Ilaria in una valigia, ripulito la sua stanza, gettato il coltello e gli stracci e il tappeto sporchi di sangue in un cassonetto per poi raggiungere alle 14 la zona di Poli, a una quarantina di chilometri da Roma, dove ha gettato il cadavere in un dirupo prima di rientrare a casa. Gli inquirenti sospettano che possa essere stato aiutato da qualcuno e non escludono che questo femminicidio possa essere stato premeditato, anche perché un’amica della vittima sostiene che il 26 marzo Samson fosse entrato nell’appartamento di Ilaria per consultare dati sul suo Pc.

Il gip: “Per Samson rischio di fuga” 

Pericolo di fuga, rischio di reiterazione del reato e inquinamento probatorio. Sono le esigenze cautelari che hanno portato il gip di Roma a convalidare il fermo di Mark Antony Samson, reo confesso dell’omicidio di Ilaria Sula. Nell’ordinanza il giudice riconosce la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza. Il 23ennne è detenuto nel carcere di Regina Coeli per le accuse di omicidio volontario aggravato e accertamento di cadavere.

La dinamica dell’omicidio

Ilaria Sula, la 22enne scomparsa lo scorso 25 marzo dalla sua casa di Roma (dove abitava per motivi di studio) e ritrovata cadavere nei pressi del Comune di Poli, è stata colpita con diverse coltellate al collo ed è morta per shock emorragico. Dopo l’omicidio è stata chiusa in un sacco nero e messa in un valigione scuro. Questi i primi risultati, in base a quanto si apprende, dell’autopsia effettuata presso l’Istituto di medicina legale de La Sapienza su disposizione della procura di Roma. Al momento dall’esame autoptico non è possibile individuare il giorno e l’ora della morte: serviranno ulteriori esami i cui risultati arriveranno nelle prossime settimane. La ragazza è stata uccisa dal suo ex che ha confessato l’omicidio.

“Il ritorno a casa di una figlia deve essere una certezza, non una speranza. Rip Ilaria. Un padre“. È la storia postata su Instagram da Flamur Sula, padre della ragazza.  

All’interno dell’auto usata da Mark Samson per trasportare il cadavere nel bosco del comune di Poli, dov’è poi stato ritrovato, non sono state trovate tracce di sangue, ma tracce ematiche sono state individuate durante i rilievi effettuati nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano, in particolare nella camera da letto. E’ nella abitazione che sarebbe avvenuto il delitto e vi sono stati apporti i sigilli.

Sequestrato anche un coltello sui cui si starebbero effettuando accertamenti

Nel corso dell’interrogatorio davanti al pm, l’indagato non ha risposto ad alcune domande, ma ha detto: “L’ho uccisa per gelosia, ma amavo Ilaria”. “Ho avuto un raptus, ho agito di impulso“. 

Il giovane si è limitato a dire di avere caricato il cadavere in auto, di averlo chiuso in una valigia, e di averlo buttato in un dirupo. Il coltello lo ha gettato in un cassonetto nel quartiere Monte Sacro, ma non è stato ancora trovato così come il telefono della ragazza che è stato gettato in un tombino. 

Sono stati ascoltati in questura anche i genitori del ragazzo, che erano in casa al momento dell’omicidio. La loro posizione è al vaglio. Si attendono gli esiti delle refertazione della polizia scientifica per stabilire un eventuale coinvolgimento. Al momento non sono indagati.

Intanto, dopo l’autopsia e dopo gli altri sopralluoghi nell’abitazione di via Homs a Roma dove è stata uccisa Ilaria, la procura della Repubblica di Roma ha chiesto la convalida del fermo e valuterà per la posizione del 23enne le aggravanti della premeditazione e della crudeltà. Al giovane, al momento, sono contestati l’omicidio e l’occultamento di cadavere. Tutto dipenderà dagli elementi acquisiti nell’appartamento dove il ragazzo vive con i genitori. 

Auto dell’ex ripresa da telecamera vicino al dirupo

A incastrare l’ex fidanzato di Ilaria anche una telecamera di videosorveglianza che ha immortalato nel pomeriggio del 26 marzo il passaggio della sua auto, con cui ha trasportato il cadavere della 22enne, dalla sua casa di Roma e ritrovata senza vita in un’area boschiva in fondo ad un dirupo nei pressi del Comune di Poli, all’interno di un valigione. La telecamera si trova a poche centinaia di metri dal luogo dove il giovane, reo confesso, ha abbandonato il cadavere il giorno dopo la scomparsa, intorno alle 18. 

L’ultimo messaggio vocale della studentessa risale invece alla sera del 25 marzo quando si sono perse le sue tracce. Il lavoro degli investigatori ora è finalizzato a ricostruire le 22 ore intercorse tra la scomparsa della ragazza e quando è stato abbandonato il corpo. Tuttora al vaglio degli inquirenti resta la posizione dei genitori, sentiti ieri in questura, che erano presenti nell’appartamento di via Homs, nel quartiere Africano, quando il giovane ha ucciso la 22enne.

La rabbia del fratello di Ilaria

“Non capiamo perché l’ha fatto, lo sa solo lui”, la rabbia di Leon, fratello minore di Ilaria. “Le ho parlato l’ultima volta due settimane fa quando è venuta a trovarci a Terni. Era tranquilla e non mi ha parlato di problemi. Poi solo messaggi, ma non sono sicuro che li abbia scritti lei. Lui lo conoscevo, sono stati un anno insieme ma si erano lasciati”.

Il corpo di Ilaria Sula si trova adesso all’Istituto di Medicina Legale dell’Università La Sapienza. Sul cadavere della giovane sarà effettuata l’autopsia.

La finzione dell’omicida davanti al padre della vittima

E’ un racconto che, alla luce della verità emersa, mette i i brividi quello fatto da Flamur Sula, il padre di Ilaria, al programma “Chi l’ha Visto?”. “Mi ha detto che era dispiaciuto e mi ha anche abbracciato”, rivela.

“L’ultima volta che abbiamo sentito Ilaria era martedì e ci ha detto che sarebbe tornata a casa sabato – racconta in un’intervista in onda questa sera alle 21.20 su Rai Tre –  Lei vive con le amiche a Roma, dove frequenta l’università. Quella è stata l’ultima telefonata, poi abbiamo ricevuto dei messaggi dal suo cellulare. Era come se fosse stata mia figlia che scriveva: ‘Ciao pa’, non ti preoccupare. Sto bene. Mi sono allontanata con un ragazzo e una ragazza. Torno a Terni tra un mese’. 

E poi mi ripeteva: ‘Non ti preoccupare sto bene’. Questa cosa ci ha insospettito, se era davvero mia figlia mi chiamava. Sabato siamo andati a fare la denuncia di scomparsa. Poi, domenica, abbiamo incontrato in questura il ragazzo di mia figlia, non sapevamo che si erano lasciati. Ci ha detto che gli dispiaceva tanto, che era preoccupato per la scomparsa. Sembrava tranquillo, mi ha dato anche un abbraccio”.

Ilaria Sula frequentava la triennale di Statistica all’università di Roma La Sapienza ed era originaria di Terni, dove risiede la famiglia. 

Il 25 marzo era uscita dall’abitazione romana che condivideva con alcuni coinquilini non facendo ritorno. Dal suo cellulare qualcuno aveva risposto ai messaggi, ma alle amiche che hanno dato l’allarme, insieme ai genitori, non sembra che a rispondere fosse stata Ilaria.

Sarebbe stata anche l’analisi dei tabulati e delle celle telefoniche a incastrare l’ex fidanzato di Ilaria, un 23enne di origini filippine, che lo avrebbe utilizzato anche per postare storie sul profilo social della giovane scomparsa.

La Rettrice: “Brutale femminicidio”

“Purtroppo, Ilaria è stata ritrovata senza vita. Un atroce e brutale femminicidio che ci lascia senza parole e con il cuore spezzato. In questo momento di dolore ci stringiamo attorno alla famiglia della nostra studentessa, ai suoi affetti più cari e all’intera comunità studentesca della Sapienza, che nei giorni scorsi si è unita in una ricerca disperata”. Così, sui social, Antonella Polimeni, rettrice dell’Università Roma La Sapienza,

I vicini di casa della famiglia di Ilaria, ‘sgomenti’

C’è silenzio intorno alla casa di Terni dove abita la famiglia di Ilaria. Nella palazzina a due passi dallo stadio, le finestre sono aperte, ma non si vede nessuno. Pochi anche i passanti. Alcuni vicini di casa, attoniti per l’accaduto, descrivono la famiglia come “persone perbene, educate”.  Il padre di Ilaria, secondo quanto appreso, è un operaio, la mamma è casalinga. Il fratello di Ilaria ha 19 anni.

Gli studenti del Lazio si mobilitano

Mobilitazione in tutto il Lazio degli studenti che propongono di intitolare le scuole con i nomi delle donne uccise nel 2025 per mano di un uomo. Una iniziativa rafforzata dalla tragica morte di Ilaria Sula, vittima anch’essa di femminicidio.
“È successo di nuovo, ancora e ancora. Due vittime in due giorni, due sorelle strappate brutalmente dalla loro vita. – spiega Bianca Piergentili, Coordinatrice Regionale della Rete degli Studenti Medi del Lazio – Siamo stanche di vedere come in Italia non si faccia nulla per combattere il fenomeno, per fermare la cultura patriarcale, quella cultura che arriva a uccidere”.

 

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