“Non li abbiamo mai sentiti litigare. Erano molto riservati si vedevano poco, anche se lui abitava praticamente qui da sempre”: così commentano da un negozio nei pressi dell’abitazione a Rufina (Firenze) dove è stata trovata morta accoltellata Eleonora Guidi, 34anni mentre il compagno, Lorenzo Innocenti, 37 anni, è stato soccorso dopo essersi buttato dalla finestra.
I vicini hanno scoperto l’accaduto vedendo l’ambulanza davanti alla porta. “Soprattutto lei – aggiungono – si vedeva magari alla finestra quando tendeva i panni, ma fuori praticamente mai”. La coppia viveva in una palazzina dove abitano anche i genitori del 37enne, in via Pavese, una zona industriale, alle porte del paese, dove da poco è arrivata la Misericordia di Pontassieve per portare via la salma della donna.
La scena del delitto
Eleonora è stata ritrovata in pigiama, in cucina, in un lago di sangue. Le sette coltellate l’hanno raggiunta alle spalle, probabilmente mentre preparava il caffé. Sul tavolo di una casa ordinata, curata e pulita, due tazzine. La situazione riscontrata nell’appartamento fa pensare al sostituto procuratore Ornella Galeotti, che coordina le indagini dei carabinieri e che ha supervisionato il sopralluogo, che non ci sia stato neppure un alterco fra i due conviventi. E che la donna sia stata colta di sorpresa.
Il padre di Innocenti è un parziale testimone della tragedia accaduta: ha avuto infatti un brevissimo confronto con il figlio quando questi ha aperto la porta, macchiato di sangue. Ma Eleonora era già stata colpita e lui, con il coltello (poi abbandonato e recuperato dai carabinieri) è andato di sopra, ancora scalzo, ha raggiunto il terrazzo e si è gettato di sotto.
Il suocero della vittima ha cercato di fermare figlio
Il suocero della vittima che abita sullo stesso pianerottolo ha disarmato il figlio e poi cercato di fermarlo prima che si gettasse nel vuoto dal secondo piano. Prima delle 7, il padre di Innocenti si è allarmato per alcuni rumori sordi che avrebbe sentito provenire dall’abitazione dove il figlio conviveva con la vittima e il loro bimbo, un anno e mezzo. Allarmatosi è andato a controllare. Nei momenti concitati che sono seguiti avrebbe prima disarmato il 37enne e poi, quando il figlio ha cercato di scappare e di raggiungere un ballatoio, sarebbe riuscito a fermarlo una prima volta. Lorenzo Innocenti però è riuscito a fuggire nuovamente e si è lanciato nel vuoto dal secondo piano.
Il bambino affidato ai familiari
Il bambino è stato ora affidato a familiari. Tutto da chiarire, invece, secondo quanto appreso, cosa possa aver scatenato il 37enne: ordinati una serie di accertamenti mentre lunedì sarà disposta l’autopsia. La coppia viene descritta come una famiglia tranquilla, serena, non sarebbero emersi contrasti o problemi. Nulla, si spiega, lasciava presagire la tragedia poi avvenuta. In precedenza la coppia aveva abitato in un piccolo appartamento, con l’arrivo del figlio era andata a stare in via Pavese, in un appartamento dello stabile di proprietà della famiglia del 37enne.