La presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, ha ritirato la querela per diffamazione nei confronti dello storico, filologo e professore emerito dell’università di Bari, Luciano Canfora, 82 anni. Per effetto della querela, Canfora, lo scorso 16 aprile, era stato rinviato al giudizio del tribunale barese, con udienza fissata per il prossimo 7 ottobre. La querela si riferiva a quanto avvenuto l’11 aprile 2022, nel corso di un incontro con gli studenti del liceo scientifico Fermi del capoluogo barese, sul conflitto Russia-Ucraina, quando Canfora, definì Meloni, all’epoca parlamentare, “neonazista nell’anima” e una “poveretta”, “trattata come una mentecatta pericolosissima”.

L’accusa era aggravata dal fatto di aver pronunciato le frasi contro  un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni. La difesa  aveva chiesto il ‘non luogo a procedere’ perché il fatto non sussiste, o perché non costituisce reato o perché non punibile per esercizio del diritto di critica, in particolare del diritto di critica politica.

Meloni si era costituita parte civile e, nell’istanza presentata dall’avvocato Luca Libra, era contenuta una richiesta di risarcimento dei danni, in caso di condanna, pari a 20mila euro. La somma si riferiva a “un rilevante danno morale, ingiustamente subito”. Con la remissione della querela, cade il procedimento penale e quindi il processo non avrà seguito.

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