“E’ arrivato il momento di fermarsi. Le parole fatalità e disgrazia non sono presenti nel vocabolario di un atleta professionista. Non si può partire per andare a sciare e non tornare più a casa. Ciao Matte, salutami tanto Mati”. E’ il ricordo di Matteo Franzoso affidato ai social da Lucrezia Lorenzi, sorella di Matilde, la sciatrice della nazionale morta poco meno di un anno fa in Val Senales durante gli allenamenti con le azzurre. 

Il ricordo di Lucrezia Lorenzi (social)

15/09/2025

Il presidente della Fisi: “Evitare episodi del genere”

“E’ una tragedia per la famiglia e per il nostro sport, un dramma che ci riporta allo stato d’animo di poco meno di un anno fa, quando scomparve Matilde Lorenzi. E’ assolutamente necessario fare tutto il possibile perché non si ripetano più episodi del genere”. Così il presidente della Fisi, Flavio Roda, nel ricordare l’atleta azzurro Matteo Franzoso, morto all’età di 26 anni per un incidente durante gli allenamenti in Cile. “In questo momento triste e doloroso voglio dire a tutti gli atleti e tecnici, di tutti gli sport, che la Federazione è al loro fianco e che troveranno tutto il supporto necessario. Chiedo il massimo del rispetto per la famiglia di Matteo, alla quale staremo vicini per tutto quanto sarà necessario”. 

L’appello di Ghedina: “Sci troppo veloci, è ora di cambiarli”

“Se facessi ancora discesa libera oggi, confesso che non vorrei mai che i nuovi sci venissero cambiati, danno l’adrenalina della velocità: ma la verità è che sono troppo veloci, specie in curva. Ed è ora di cambiarli”. E l’appello dell’ex velocista Kristian Ghedina, 33 podi in Coppa del Mondo, dopo la morte di Matteo Franzoso. “Impattare un muro o un albero può essere mortale a 40-50 all’ora – aggiunge Ghedina – in allenamento andiamo anche a 120: eliminare del tutto il rischio non è possibile ma bisogna fare qualcosa”. 

 

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