Il ritorno a scuola talvolta mette in difficoltà alcuni studenti. Per qualcuno addirittura è motivo di ansia patologica.

Secondo un recente un sondaggio effettuato dal portale specializzato Skuola.net, oltre il 50% degli alunni delle scuole secondarie ha dichiarato di provare sentimenti negativi in vista del primo giorno di scuola, tra cui soprattutto ansia generalizzata, desiderio di fuga e sconforto.

Ecco perché lo stesso portale ha chiesto all’esperto Giuseppe Lavenia – psicologo, psicoterapeuta e Presidente dell’Associazione Nazionale “Di.Te.” (Dipendenze tecnologiche, GAP, Cyberbullismo) – di formulare un decalogo con i consigli per studenti e genitori, per affrontare questo delicato passaggio.

Questi i consigli dello psicologo:

1. Normalizza il “non ho voglia”

Il primo giorno di scuola è come svegliarsi presto la domenica convinti che sia ancora vacanza. Quel “uffa, non ho voglia” è normale. Non è pigrizia, è solo il corpo che deve riabituarsi. Ammetterlo senza sensi di colpa ti alleggerisce subito.

2. Non portarsi l’estate addosso ma… “respirare quella libertà”

Non si sente la mancanza solo del mare o del sole: manca la libertà di scegliere cosa fare e quando. A scuola non si può fare tutto ciò che si vuole, ma si possono decidere piccole cose: da quale materia partire nello studio pomeridiano, con chi sedersi in classe, come organizzare i compiti. Sono dettagli che fanno la differenza.

3. Spegnere l’ansia del “tutto insieme”

Guardare da settembre a giugno è come aprire una serie e voler vedere subito tutte le stagioni. Ci si blocca. Provare a immaginare l’anno scolastico come una serie può aiutare: un episodio alla volta, settimana dopo settimana. Così il cervello smette di andare in tilt.

4. Imparare a fermarsi prima di crollare

Non serve resistere fino a distruggersi. Fermarsi non è mollare: è capire quando il corpo e la testa chiedono una pausa. Il vero “forte” non è chi va avanti a oltranza, ma chi sa rallentare per non bruciarsi.

5. Celebrare le micro-vittorie

Non aspettare la pagella per sentirsi capaci. Conta anche un piccolo passo: finire un esercizio difficile, alzare la mano in classe, affrontare una giornata storta senza arrenderti. Sono queste piccole vittorie che costruiscono davvero.

6. Dare dignità alla paura

La paura di non essere “abbastanza” pesa come uno zaino invisibile. Non va tenuta nascosta: meglio scriverla, raccontarla, disegnarla. Dare un nome alla paura la rende più piccola e permette di affrontarla senza esserne schiacciato.

7. Non restare ostaggio dello zaino

Uno zaino pieno di fogli sparsi e libri ammucchiati sembra un macigno. Mettere in ordine, tenere solo ciò che serve, personalizzalo. Deve essere un compagno di viaggio, non una condanna da portare sulle spalle.

8. Allena il corpo, non solo la mente

L’ansia non è solo in testa: è batticuore, respiro corto, tensione muscolare. Prima di entrare in classe è bene camminare dieci minuti, respirare a fondo, raddrizzare la schiena. Se il corpo si rilassa, anche la mente si alleggerisce.

9. Condividi, non competere

La scuola potrebbe sembrare una gara continua: chi prende più voti, chi sa più cose. Ma la competizione aumenta l’ansia. Condividere appunti, studiare insieme, sostenersi a vicenda rende tutto più leggero. Non serve arrivare primi, serve arrivare insieme.

10. Non confondere la scuola con la vita

La scuola è molto importante, ma è solo una parte della vita quotidiana: ci sono passioni, amicizie, interessi che definiscono definiscono la persona e non va dimenticato per ridimensionare l’ansia e ritrovare respiro.

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