L'”ideatore” e “architetto” del rapimento a Mosca, lo scorso 28 giugno, del manager 56enne, Stefano Guidotti, liberato 36 ore dopo dalle forze speciali russe, viveva nel Ravennate, a Faenza, e aveva lavorato per la sua stessa azienda, il gruppo Siad (RPT Siad) (produttore di gas tecnici industriali), gestendo i rapporti con l’Est, prima di essere allontanato perché “non c’era più sintonia” tra il suo modo di operare e le politiche societarie.
Si tratta di un uzbeko di 44 anni, arrivato in Emilia-Romagna all’inizio della guerra in Ucraina. Ad individuarlo ed arrestarlo, ricostruendo così il versante italiano della vicenda, sono stati i carabinieri del Ros insieme allo Sco della polizia, coordinati dalla pm della Dda di Bologna, Beatrice Ronchi. L’uomo è accusato di concorso in rapimento a scopo d’estorsione.