Riesplode anche la paura per la Sindrome emolitico-euremica (Seu), che nei bambini può anche portare al decesso se non curata in tempo. Un bambino bellunese di un anno è ricoverato in condizioni critiche nella Nefrologia della Pediatria di Padova dopo ch i genitori gli avevano dato da mangiare un formaggio fatto con latte crudo di mucca.
 

L’ingresso del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Padova (Tgr Rai Veneto)

I sintomi solo alcuni giorni dopo
I sintomi della malattia, dovuta alla contaminazione da Escherichia coli (Stec)  – spesso in fase di mungitura – hanno iniziato a manifestarsi pochi giorni dopo. Portato all’ospedale di Belluno, i medici hanno capito che le condizioni del bimbo erano critiche e ne hanno disposo il trasferimento alla Nefrologia dei bambini nell’azienda ospedaliera di Padova, dove è sottoposto a terapia per la cura d’insufficienza renale.

latte fresco

latte fresco (Pixabay)

Come si sta curando il bimbo
Uno dei farmaci d’elezione per questa malattia è l’eculizumab (un anticorpo monoclonale umanizzato contro il fattore C5 del sistema del complemento), che – spiega il sito dell’istituto Mario Negri di Milano – “ha una elevata percentuale di efficacia; mentre prima fino a circa il 40% dei pazienti doveva iniziare la dialisi dopo il primo episodio di SEU, con Eculizumab la percentuale scende fino al 10-15%”.

L’efficacia l’eculizumab per la cura della Sindrome emolitico-euremica venne scoperta in modo casuale, nel 2011, da una nefrologa, Anne-Laure Lapeyraque, dell’ospedale Sainte Justine University Hospital Center di Montreal, che di fronte ad una bambina di tre anni in gravi condizioni è di usare un farmaco impiegato per la cura di altri disturbi con sintomi simili, l’eculizumab; la bimba guarì.
 

ospedale, provette ((Pixabay))

L’enterite emorragica
Negli adulti il batterio della escherichia coli assume scarso significato clinico, ma nei bambini piccoli può scatenare un’enterite emorragica o la Seu, anche dopo l’ingestione di piccole quantità di cibo.

 

ospedale, prelievo ((Pixabay))

Gli altri casi di “Seu”
In passato anche in Italia vi sono stati casi di Seu che hanno avuto esito mortale in piccoli pazienti. A Torino, nel settembre 2010, la Seu fu la causa del decesso di un bambino di 2 anni; in quel caso si ipotizzò l’assunzione di latte non bollito. Sono stati ben tre i decessi di bambini invece registrati nell’ultimo decennio in Puglia: nel settembre 2014 all’ospedale Giovanni XXIII di Bari un bambino di 18 mesi, con diagnosi di Seu; sempre a Bari nel giugno e poi nell’agosto 2017 ci furono i casi di altre 2 bambine in tenera età; decedute dopo aver contratto la sindrome; in questi due casi l’imputato fu sempre il latte non pastorizzato. Infine nell’agosto 2018 sempre a Bari era morta un’altra piccola di 18 mesi, tre giorni dopo il ricovero in rianimazione dell’ospedale del capoluogo pugliese. Ma l’anno nero in Europa per le infezioni da Escherichia Coli fu il 2011, quando nell’estate si contarono 22 morti (21 solo in Germania) e 2.263 casi di contagio. 
 

Condividere.
Exit mobile version