Tutela rafforzata per i ministri Antonio Tajani, Anna Maria Bernini e Giuseppe Valditara dopo le manifestazioni di questi giorni in tutta Italia. La notizia è stata anticipata dal Corriere della Sera. Al ministro degli Esteri è stata recapitata una lettera minatoria da un gruppo pro Palestina. I ministri dell’Università e dell’Istruzione sono da tempo oggetto di contestazione da parte dei movimenti studenteschi, come si è visto ieri in modo plateale in diverse città. Le autorità di pubblica sicurezza hanno quindi disposto un incremento del dispositivo di tutela per i tre esponenti del governo. 

È intervenuto sul tema delle violenze in piazza, parlando a margine dei lavori del Forum di Fondazione Iniziativa Europa, il ministro della giustizia Carlo Nordio: “Come tutte le forme di violenza, sono inaccettabili”, ha detto. “Spero che la magistratura intervenga nei tempi piu’ rapidi e nel modo piu’ severo”.

“Purtroppo”, ha aggiunto il ministro, “vista la mia età, ho visto come è nato il terrorismo, anche a Torino: hanno iniziato così, prima si incita alla rivolta, poi si aggrediscono i poliziotti e poi si fa il gesto della P38 per strada e poi però si spara. Quindi, l’intervento dev’essere rapido ed efficace. Da parte del governo lo è e lo sarà, però adesso sta alla magistratura dimostrare di essere molto, molto severa nei confronti di questi banditi che hanno ferito le forze dell’ordine”.

“Non ci sono attenuanti”, ha concluso Nordio, “per chi aggredisce le forze dell’ordine”.

Ieri è stato bruciato in piazza un fantoccio con l’immagine del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, ma da Roma a Torino a Napoli, passando per Padova, Milano e Bologna, i rappresentanti politici di tutto l’arco parlamentare sono stati presi di mira. Imbrattate con vernice rossa le foto di Giorgia Meloni a Milano e di Elly Schlein a Torino, Matteo Renzi tra gli studenti di Genova.

Gli studenti di tutta Italia si sono uniti nello sciopero proclamato contro le misure del Governo nell’ambito dell’istruzione pubblica, chiamato “No Meloni Day”. A Torino momenti di tensione si sono registrati quando i ragazzi sono entrati in contatto con il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine in assetto antisommossa davanti alla Prefettura, in piazza Castello. Alcuni manifestanti infatti hanno tentato di raggiungere il portone dell’edificio ma gli è stato sbarrato il passo. 

Il corteo è passato anche davanti alla sede Rai dove alcuni hanno colpito con aste di bandiere i mezzi della polizia e altri hanno danneggiato fari e i parafanghi di tre mezzi. I manifestanti poi hanno raggiunto la Mole Antonelliana dove hanno esposto la bandiera palestinese.

Alcuni manifestanti hanno lanciato anche petardi e ordigni artigianali che hanno ferito in maniera leggera 20 poliziotti, finiti al pronto soccorso con prognosi di pochi giorni. Le bombe carta sono state lanciate in mezzo alle forze dell’ordine davanti alla Prefettura dove alcuni agenti hanno accusato malori per delle esalazioni urticanti. Uova invece sono state lanciate contro alcune vetrine dei negozi.

Torino,Studenti bruciato un fantoccio raffigurante il ministro Valditara, 15 novembre 2024 (LaPresse)

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