Cosa non torna: 3 ore di “buco” e la confidenza a un amico prima del raduno
Alex Marangon non era la prima volta che partecipava ad una raduno di questo genere, ma questa volta – come ha riferito un amico agli investigatori – “Aveva paura“. Ma quali sono i riti che si sono tenuti quella notte, nell’abbazia sconsacrata di Vidor? 
 

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Rana Kambo

Le “pratiche curative sciamaniche”
I fatti: il ragazzo veneto di Marcon, Treviso, il cui corpo è stato ritrovato su un isolotto del fiume Piave, con contusioni e ferite alla testa ed al corpo, aveva partecipato ad una due giorni di riti sciamanici, sembra – così secondo le prime ricostruzioni della Procura e dei Carabinieri di Treviso“bevendo ayahuasca e sottoponendosi a un’iniezione di veleno di rana amazzonica sapo kambo“. 

Alex Marangon Rai, Tgr Veneto

Alex Marangon

Si tratta, per alcune di queste sostanze, di droghe spacciate in diversi ambienti che promettono “vigore fisico” o comunque un benessere sia sul corpo che nello spirito, ma nella vendita delle cosiddette “droghe psichedeliche“, c’è anche il business criminale di una rete di dimensioni mondiali ed in crescita, che le distribuisce in tutta Europa.

Il filo rosso della Spagna: ayahuasca e riti neosciamanici, i sequestri triplicati
In Spagna negli ultimi anni sono stati rilevati diversi casi di consumo di ayahuasca durante riti neosciamanici, la stessa sostanza che potrebbe essere stata assunta da Alex Marangon. A inizio anno nel Paese iberico è stata smantellata un’organizzazione criminale con sede nel paese iberico e collegamenti con altri Paesi – tra cui appunto l’Italia – che si dedicava proprio alla realizzazione di rituali neosciamanici con il conseguente arresto di 18 persone.

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Sapo Bufo

L’impero criminale costruito attorno ai rituali: l’ayahuasca
La rete faceva capo all’argentino Alberto José Varela, deceduto nel corso delle indagini, il quale, secondo i media iberici, aveva costruito un vero e proprio impero attorno ai rituali.  

Nel 2024: aumento dei sequestri della droga psichedelica: “+300%”
Durante la prima metà del 2024, gli agenti spagnoli hanno sequestrato nel solo aeroporto Adolfo Suarez Madrid-Barajas, 33 chilogrammi della sostanza pari al 300% in più rispetto a quelli sequestrati nello stesso periodo dello scorso anno. Va tenuto conto che in Spagna, “l’uso, fabbricazione, importazione, esportazione, transito, commercio, distribuzione e possesso” della ayahuasca è completamente vietato, tranne quando avviene per scopi scientifici.
 

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Preparazione della ayahuasca a Iquitos, Perù

La “Maxioperazione Kambo”
Durante la maxioperazione Kambo che ha portato allo smantellamento della rete che faceva capo al guru argentino, ad alcuni degli arrestati sono stati contestati anche i reati di traffico di esseri umani, violazione dei diritti dei lavoratori, e violazione della legge sull’immigrazione.

L’indagine è iniziata quando agenti specializzati nella lotta alle sette distruttive sono venuti a conoscenza di una rete commerciale che promuoveva la celebrazione di rituali neo-sciamanici attraverso social network e siti web. 
 

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Peyote

Spot sui social che promettevano “Miglioramento della salute fisica”
Queste pubblicità promettevano un miglioramento della salute fisica ed emotiva dei partecipanti grazie al consumo di diverse sostanze psicoattive, tra cui appunto la ayahuasca. Dall’inchiesta è emerso che l’organizzazione aveva una sede nella giungla colombiana dove disponeva dei mezzi e delle materie prime necessarie per produrre la bevanda che veniva poi contrabbandata in Spagna attraverso l’aeroporto di Madrid

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Hacker

Una rete diffusa in tutta Europa e nel mondo: gli “epicentri di evoluzione interna”
L’organizzazione aveva sedi chiamate “epicentri di evoluzione interna” nelle province di Madrid, Barcellona, Malaga, Granada e Ibiza, in diversi Paesi europei, principalmente Francia, Italia, Belgio, Irlanda, Finlandia, Romania, Malta e in altre parti del mondo come Messico, Colombia e Turchia, dove si svolgevano i rituali e dove i membri dell’organizzazione vivevano, lavorando a lungo in condizioni irregolari. 
 

Ayahuasca, sapo bufo, la rana kambo e il peyote
Gli arrestati, sotto la protezione di una complessa rete commerciale, promuovevano e organizzavano a livello internazionale molteplici ritiri denominati “evoluzione interiore”, in cui fornivano ai partecipanti sostanze psicoattive vietate come l’ayahuasca, il sapo bufo, la rana kambo e il peyote

Il consumo era supervisionato da un medico iscritto all’albo e dal suo socio, che si fingeva medico. La rete disponeva anche di una piattaforma online attraverso la quale venivano distribuite queste sostanze. Questo, quanto ricostruito dagli investigatori che indagano sulle rotte criminali. 

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Uomo che beve medicina vegetale

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