«Margini», il cult candidato ai David ora diventa una serie tv- Corriere.it

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di Stefania Ulivi

La commedia ideata da Niccol Falsetti e Francesco Turbanti sull’epopea di una punk band di Grosseto in lizza tra le opere prime e anche per la miglior canzone

Il viaggio di Margini continua. Gi scrivendo ci eravamo accorti che i personaggi avevano ancora strada nelle gambe, ora li faremo correre. Ci avevano messo sette anni a realizzare la loro commedia Niccol Falsetti e Francesco Turbanti, epopea punk di una band di street hardcore di Grosseto, gli Wait for Nothing, che dalla Settimana della critica a Venezia (dove ha vinto il premio del pubblico) arrivata fino alla doppia candidatura ai David di Donatello (opera prima e miglior canzone, La palude). E che ora diventa una serie tv. Scritta dai due amici con il co-sceneggiatore del film Tommaso Renzoni, per lo stesso team produttivo (Disparte, Manetti Bros e Fandango). Ritroveremo i membri del gruppo— Michele (lo stesso Turbanti), Edoardo (Emanuele Linfatti) e Iacopo (Matteo Creatini) — qualche anno dopo le vicende del film, ambientato nel 2008, incentrate intorno al tentativo di portare a Grosseto, la (fantomatica) band americana dei Defense (interpretati dai romani Payback). Il finale era aperto, per ognuno di loro si poneva il dilemma sintetizzato da uno dei pezzi di culto del punk, Should I Stay or Should I Go dei Clash. Lasciarsi alle spalle la provincia o restare e vivere nel rimpianto delle occasioni perdute? Seguiremo in profondit i vari personaggi del film, non solo dei tre protagonisti. Ci siamo ispirati a un film che amiamo molto, This is England di Shane Meadows, poi diventato serie. Ci piacerebbe realizzare un’operazione simile
.

Nel film c’erano Silvia D’Amico, Valentina Carnelutti, Nicola Rignanese, Zerocalcare ma solo in voce e disegni. La nostra una chiamata a raccolta, speriamo la raccolgano tutti. L’inizio delle riprese da definire. Di certo non mancher la Maremma grossetana. Un luogo dove non succede nulla, si sta ai margini e i rapporti si cementano. La loro maremma che ha conquistato il pubblico di mezzo mondo, fino all’Argentina. In giugno saremo a un festival a New York. Intanto il 10 maggio c’ la cerimonia dei David.

Il tutto per un film che ha preso forma quando Falsetti e Turbanti erano ragazzi e coltivarono insieme la passione per il punk (con una band chiamata Pegs) e per il cinema, dalla piccola citt (Come diciamo nel film: sempre a due ore da tutto). Una band americana loro e i gli amici la portarono davvero: erano i Madball, nel 2007. I Pegs esistono ancora, raccontano i due amici. Ma andata meglio la tourne del film: uscito in sala in settembre dopo il passaggio al Lido, diventato grazie al tam tam, un piccolo cult e ha continuato a essere accompagnato da autori e cast in giro per le sale italiane e i festival. E Molti Margini fest, anche grazie a una colonna sonora per intenditori: pezzi come Ai margini degli Ultimi (da cui il titolo), Die Hard dei Payback, Brucia di vita dei Negazione, Questi anni dei Kina. E La palude — musica e testi di Niccol Falsetti, Giacomo Pieri, Alessio Ricciotti, Francesco Turbanti; interpretata da Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti, Matteo Creatini — con cui sono candidati ai David. Questo proprio non ce lo aspettavamo. Siamo in mezzo a artisti come Elodie, Diodato, Bollani, Mengoni con Endrigo. gi una medaglia. Siamo degli outsider. La band del liceo che arriva sul tappeto rosso. Sembra la trama di un film.

20 aprile 2023 (modifica il 20 aprile 2023 | 20:58)

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