D – Manifestazioni sfociate in guerriglia urbana, 18 gli agenti feriti nelle scorse ore. C’è un clima di tensione che preoccupa? 

Ministro Piantedosi – “Ma più che preoccupazione c’è proprio massima attenzione da parte nostra. Soprattutto questo fenomeno ricorrente delle aggressioni preparate, pregiudiziali, alle forze dell’ordine è il tema sul quale svilupperemo ogni possibile attenzione, a difesa dei nostri poliziotti e dei nostri carabinieri.

D- Nell’anno appena trascorso è aumentato del 127% il numero degli agenti feriti, secondo lei c’è una regia dietro la crescente violenza di alcune frange di antagonisti? cioè si cerca lo scontro? Si cerca l’incidente?

Ministro Piantedosi – “Beh i fatti testimoniano che cambiano un po’ le motivazioni di queste manifestazioni di protesta: si va dalla Tav, poi i temi ambientali e poi si passa alla strumentalizzazione di queste tragedie, però poi rimane il canovaccio, diciamo il il tratto unificante, che è quello appunto di fare manifestazioni che sembrano essere il pretesto per commettere violenza e soprattutto per rivolgere l’aggressione alle forze di polizia, come dimostrano anche peraltro le statistiche che abbiamo reso note, dove rispetto all’anno precedente c’è stato un più 127% di feriti nelle forze dell’ordine.” 

D – Da una parte c’è il diritto a manifestare, dall’altro la necessità di garantire la sicurezza nelle piazze e per le forze dell’ordine. Come si conciliano queste due esigenze?

Ministro Piantedosi – “Guardi si conciliano con la competenza, la professionalità e l’equilibrio che hanno dimostrato da sempre, e sinora soprattutto, le nostre forze di polizia. Perché hanno saputo compiere un sapiente dosaggio dell’utilizzo della forza pubblica, contenendo questi fenomeni aggressivi ma nello stesso tempo facendo in modo che non sfociassero in problemi di sicurezza, soprattutto nei confronti dei cittadini, maggiori di quelli che si sonoverificati”.

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