Importante operazione alle prime luci del mattino della polizia di Napoli nei quartieri Sanità e Mercato, che ha portato all’arresto di 14 persone tutti indagati, a vario titolo, di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione di armi da fuoco, aggravati dalle modalità mafiose.

Gli indiziati sono legati all’omicidio di Daniele Durante, 20 anni, avvenuto lo scorso 15 marzo nei pressi del Museo Archeologico Nazionale. Il giovane era il cugino di Annalisa Durante, vittima innocente delle guerre tra camorristi ad appena 14 anni il 27 marzo nel 2004 a Forcella. Emanuele Durante aveva precedenti per rapina e non si esclude che fosse inserito in contesti di criminalità organizzata. 

La sera in cui venne uccisa, Annalisa si trovava per strada a chiacchierare tranquillamente con alcune amiche quando Salvatore Giuliano, affiliato al clan omonimo, sparò per difendersi da un agguato, colpendola alla testa. 

Dopo tre giorni di coma, Annalisa morì, diventando un simbolo della lotta alla criminalità. Giuliano fu condannato a 20 anni di carcere e, nel 2021, decise di collaborare con la giustizia.

 

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