Nel messaggio al vescovo di Rimini per la 46esima edizione dell’incontro promosso da Comunione e Liberazione, a firma del cardinale Parolin, Leone XIV scrive che a fronte di Stati e istituzioni internazionali che “sembrano non riuscire a far prevalere il diritto, la mediazione e il dialogo, le comunità religiose e la società civile devono osare la profezia”. Per servire Dio è necessario tradurre il Vangelo “in forme di sviluppo alternative alle vie di crescita senza equità e sostenibilità”. 

“Non possiamo più permetterci di resistere al Regno di Dio, che è un Regno di pace. E là dove i responsabili delle Istituzioni statali e internazionali sembrano non riuscire a far prevalere il diritto, la mediazione e il dialogo, le comunità religiose e la società civile devono osare la profezia. Significa lasciarsi sospingere nel deserto e vedere fin d’ora ciò che può nascere dalle macerie e da tanto, troppo dolore innocente”. Così Papa Leone XIV nel messaggio, a firma del Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, ai partecipanti al XLVI Meeting per l’amicizia tra i popoli, che si svolgerà a Rimini da domani al 27 agosto. 

Il Pontefice raccomanda ai vescovi italiani di “promuovere percorsi di educazione alla nonviolenza, iniziative di mediazione nei conflitti locali, progetti di accoglienza che trasformino la paura dell’altro in opportunità di incontro”. E chiede, citando il suo discorso alla Cei di giugno scorso, che  “ogni comunità diventi una ‘casa della pace’, dove si impara a disinnescare l’ostilità attraverso il dialogo, dove si pratica la giustizia e si custodisce il perdono. La pace non è un’utopia spirituale: è una via umile, fatta di gesti quotidiani, che intreccia pazienza e coraggio, ascolto e azione. E che chiede oggi, più che mai, la nostra presenza vigile e generativa”.

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