Una giovane megattera è stata liberata dall’attrezzatura da pesca che le si era attorcigliata intorno alla coda. Il lieto fine al termine di una complessa operazione durata oltre 24 ore nel porto di Sydney.
La prima segnalazione del cetaceo in difficoltà è arrivata ai servizi di emergenza marittimi del Nuovo Galles del Sud giovedì intorno alle 13 ora locale.
Da quel momento l’animale è stato visto nuotare in cerchio, cambiando ripetutamente direzione in modo irregolare, come ha scritto sui social media Jessica Fox, della Organization for the Rescue and Research of Cetaceans in Australia.
I soccorritori hanno attaccato delle boe alle corde aggrovigliate per rallentare la megattera in modo da poterla tenere in posizione mentre tentavano d tagliare la rete.
Dopo alcuni tentativi falliti, giovedì, finalmente, il taglio decisivo nella tarda mattinata di venerdì.
“Questo è il momento magico in cui il nostro equipaggio nel porto di Sydney è riuscito a liberare una giovane megattera rimasta impigliata in corde e boe”, ha scritto sulla sua pagina Facebook il NSW National Parks and Wildlife Service che ha pubblicato il video dell’operazione.
Una volta che l’intrico di corde è stato tagliato, la megattera ha ripreso il largo dirigendosi verso l’Oceano Pacifico.
Un sospiro di sollievo, ma l’esperta di balene Vanessa Pirotta della Macquarie University non nasconde la preoccupazione per il trauma e lo stress subito dall’animale: “Rimanere impigliati nell’attrezzatura da pesca è una cosa terribile” soprattutto in uno dei porti più trafficati del mondo, e il suono del suo respiro lasciava intendere che fosse “molto affaticata”, ha aggiunto Pirotta.