Meloni: “Se l’Europa vuole essere grande deve difendersi da sé”

“Se l’Europa vuole essere grande deve essere capace di difendersi da sola. Quando appalti la sicurezza a qualcun altro devi sapere che c’è un prezzo da pagare. Quello che è accaduto al vertice della Nato è questa cosa qui, a me non ha stupito. Sappiamo che è un processo inevitabile ed è un’occasione per noi. Chiaramente la difesa ha un costo economico e produce una libertà politica”. Così la premier Giorgia Meloni, in un’intervista con Enrico Mentana al TgLa7.

La linea sull’Ucraina non cambia, costruiamo la pace

 “La linea del governo è molto chiara dall’inizio, abbiamo sostenuto l’Ucraina per costruire la pace. La pace non si costruisce con le buone intenzioni ma con la deterrenza. La linea del governo deve rimanere la stessa per costruire un percorso verso la pace”.

Nel governo tutti filo-italiani, l’Ucraina ci riguarda 

“I fili ce li hanno i burattini…Questo non è un dibattito tra filo-russi, filo-americani, filo-europei. Noi siamo tutti filo-italiani. Il tema vero è come si difende meglio l’interesse nazionale italiano? Gli italiani pensano che in fin dei conti l’Ucraina è lontana, quello che accade lì non ci riguarda. Io penso che purtroppo ci riguardi e che noi rischiamo di pagare un prezzo molto più alto facendo una scelta diversa, ma è un dibattito tra italiani che si interrogano su come si meglio stimolare l’interesse nazionale”, ha sottolineato Meloni, rispondendo sulle varie spinte nel governo sulla crisi ucraina.

Piano Trump per Gaza complesso ma occasione unica

Sul riconoscimento dello Stato della Palestina “rimango fedele alla linea indicata dal Parlamento: ha votato una risoluzione che prevede il riconoscimento dello Stato palestinese quando si materializzeranno due condizioni, il disarmo di Hamas e la certezza che non abbia un ruolo nella governance di Gaza. Gli sforzi italiani sono rivolti a implementare il piano di Trump, che è complesso ma è un’occasione che potrebbe non tornare”. 

Non siamo stati timidi con Israele, sempre molto chiari 

“No”, l’Italia non è stata timida con Israele su quanto successo in Cisgiordania, “noi siamo stati molto chiari in varie sedi. All’Assemblea generale delle Nazioni Unite, io ho detto che Israele non ha il diritto di impedire la nascita di uno stato della Palestina o di favorire nuovi insediamenti per impedirlo. E’ la ragione per la quale abbiamo sottoscritto la dichiarazione di New York sui due Stati, per cui la posizione italiana è sempre stata molto chiara”.

Governo fino alla fine comunque vada il referendum 

“Tranquilli, il governo rimane in carica fino a fine legislatura comunque vada il referendum sulla giustizia. Consiglio di andare a votare guardando al merito delle norme, la giustizia può migliorare”. 

Incontro il leader dell’opposizione quando dicono chi è

“Ho dichiarato varie volte la mia disponibilità a confrontarmi con il leader dell’opposizione, quando mi diranno chi è…” ha detto la premier rispondendo alla domanda “se ci sarà prima o poi un confronto” con Elly Schlein. “Incontri amichevoli se ne fanno tanti, ma – ha aggiunto – se si parla di confronto con il leader dell’opposizione, io non mi infilo nelle dinamiche delle opposizioni”.

Il premierato non è nel cassetto

“Fosse per me volentieri” arriverei al referendum sul premierato entro la fine della legislatura, “ma dipende dai tempi tecnici del Parlamento. Dopodiché, non è questione di rilanciare o non rilanciare. Io ogni tanto leggo queste bizzarre ricostruzioni per le quali l’avremmo messo in un cassetto. Non l’abbiamo messo nel cassetto. È una norma necessaria in Italia che fa due cose, secondo me importantissime: rimette il potere nelle mani dei cittadini, lo prende dal palazzo, lo rimette nelle mani dei cittadini e garantisce stabilità ai governi”.

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