In questa fase ogni dato deludente rischia di alimentare i dubbi sulla tenuta dell’economia americana. I mercati attendono quindi col fiato sospeso la diffusione oggi pomeriggio del rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti: si prevedono 160 mila nuovi posti di lavoro nel settore privato, ma le anticipazioni fornite dall’agenzia Adp parlano di 99 mila, ai minimi da gennaio 2021.

Intanto le borse europee hanno aperto in netto ribasso, al termine di una settimana segnata da variazioni in rosso. Milano cede circa lo 0,6%, cali simili per Londra, Parigi e Madrid, Francoforte giù dello 0,8%.

Deboli anche le piazze asiatiche. Tokyo ha chiuso la seduta perdendo lo 0,72%, penalizzata dal rialzo dello yen sul dollaro, che grava soprattutto sui settori legati alle esportazioni come quello automobilistico. Shanghai segna un calo dello 0,78%, mentre Hong Kong è chiusa per l’arrivo di un tifone sull’area dell’ex colonia.

I prezzi del petrolio sono sostanzialmente stabili, dopo le indiscrezioni secondo cui i paesi dell’Opec + avrebbero deciso di rinviare l’aumento di produzione deciso per ottobre.

Il Brent del mare del Nord sfiora i 73 dollari, il Wti americano i 70 dollari al barile.

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